Otto anni fà l’ aria tutto d’ un tratto si fece pesante, irrespirabile e come succede per i miti quando scompaiono, ti ricordi benissimo dov’ eri e cosa facevi quando hai ricevuto la tremenda, surreale notizia: “Daniele non c’è più”
Boia se me lo ricordo dov’ero e che facevo, ero ad un raduno di Harley a Siena ed insieme ad Alessandrino decidemmo che non aveva senso stare li, non aveva senso nulla, non aveva senso quello che era accaduto.
Il resto è un mix di giramenti di coglioni, grandi, immensi, inqualificabili.
E te? E te m’ avevi lasciato un compito mica tanto facile, qualche mese prima in chat quella domanda apparentemente senza senso: ” Zio hai mai suonato in un posto che eri a disagio?” No, fù la mi risposta, so sempre come gestirla. Invece mi toccò suonare al tuo funerale perchè cosi avevi deciso, pensa il potere del cervello, avrei dovuto capire subito il senso della tua domanda, ma non poteva essere, non avevo nemmeno lontanamente pensato ad una cosa del genere. Ti svelo un segreto, mi feci anche la barba a zero quel giorno perchè non volevo “essere io”, non volevo salire su quel palco, non volevo e basta.
Che giornata assurda, tutto era assurdo, tutto è tutt’ ora assurdo a distanza di otto anni.
La tua grandezza è stata e sarà aver insegnato ad ognuno di noi che non serve vivere cent’ anni per insegnare agli altri cos’è il bene prezioso della vita.
Sei stato e per sempre sarai un esempio per tutti noi, la barba è ricresciuta, il giramento di coglioni non si è mai fermato.
Non c’ è sconfitta nel cuore di chi lotta. Ti voglio bene. Zio Stix