Si sperava nell’Opposizione ma da quanto si legge sono concentrati a presentare interrogazioni e interpellanze e forse, diciamo forse, con tematiche più importanti dell’emorragia dei medici Elbani, della mancanza di infermieri o delle lunghe e ingiustificate liste di attesa.
Il Pronto Soccorso (P.S.) si sta desertificando. Questo mese ha perso il Dr. Maggiorelli, ora medico di base che nell’agosto scorso ha coperto 25 turni di servizio. Nei prossimi mesi andranno via altri medici specialisti di emergenza-urgenza ma non se ne parla. Non si parlerà neanche che al P.S. sono rimasti solo 2 medici specialisti in emergenza dipendenti Aziendali. Così come non si parla della grave situazione degli anestesisti rimasti in 2 da 7 che erano.
Non si parlerà neanche dei 120 mila euro che gli Elbani hanno donato per una terapia Intensiva che non si farà però spesi per altri acquisti di cui non si hanno riscontri e rendicontazioni. Ma cosa sconcerta è che non sono stati utilizzati neanche per riattivare la già esistente “Rianimazione Intraospedaliera”
Non si parlerà neanche dell’Ospedale di Comunità servizio utile e indispensabile per malati cronici e terminali che tanto sollievo ha dato ai paziente e alle loro famiglie e che ora è chiuso da oltre un anno.
Dal 16 settembre scorso il servizio periferico PET (Elba orientale e Elba occidentale) di ambulanza con medico a bordo ha cessato di funzionare. Resta l’ambulanza con medico solo a Portoferraio. Con la cessazione del servizio ambulanza con medico a bordo, il 70% degli Isolani perdono quel diritto sanitario fondamentale a loro assegnato dai LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza) che determinano le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i Cittadini Italiani.
Alla luce di quanto sopra in caso di emergenza urgenza fuori Capoluogo, si dovrà aspettare l’ambulanza con medico di base a Portoferraio, sempre che non sia impegnata in un’altra emergenza.
Evidentemente per i nostri politici la sanità pubblica è di secondaria importanza.
Francesco Semeraro