Dalla chiara esposizione del direttore dell’ospedale dott.Bruno Maria Graziano apprendiamo che, attualmente, non è prevista la famosa unità di rianimazione nel nosocomio di Portoferraio.
“In Toscana è stata fatta una distinzione tra “ospedali covid” (attrezzati con reparti di terapia intensiva) e “ospedali no covid”, e l’Elba rientra tra i “no covid” ci dice. Ora possiamo capire, ma non ci riusciamo, che visto il periodo di emergenza/urgenza sia difficile realizzare alcuni posti di terapia intensiva, sostituiti da un “reparto bolla” e già il nome bolla ci preoccupata, perché le bolle generalmente scoppiano. Ci dispiace, non lo possiamo comprendere, perché da altre parti stanno realizzando ex novo dei reparti e soprattutto perché c’è una raccolta di fondi da parte dell’Acqua dell’Elba, vincolati nell’utilizzo in tal senso, a cui noi elbani abbiamo aderito, insieme a molte persone che hanno a cuore l’isola. I soldi ci sono e possono essere spesi immediatamente, quindi è intollerabile che non venga aggiunto altro dai responsabili ai vari livelli, politici e sanitari. Vogliamo sapere cosa intendete fare con i soldi raccolti,se non in questa emergenza/urgenza, almeno nel prossimo futuro. Lo vogliamo sapere ora.
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