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Il Parco Nazionale Arcipelago Toscano nel gotha mondiale delle aree protette

La IUCN — Unione Inter­nazionale per la Con­ser­vazione del­la Natu­ra (Inter­na­tion­al Union for the Con­ser­va­tion of Nature), il mas­si­mo organ­is­mo mon­di­ale per i parchi e le ris­erve nat­u­rali, con sede in Svizzera, ha for­mal­mente comu­ni­ca­to di avere inser­i­to il Par­co Nazionale  Arcipela­go Toscano nel­la pres­ti­giosa Green List, la lista che pre­mia le eccel­len­ze mon­di­ali delle aree pro­tette e che rap­p­re­sen­ta un pro­gram­ma di cer­ti­fi­cazione per quelle che effet­ti­va­mente risul­tano le migliori in ter­mi­ni di con­ser­vazione nat­u­ral­is­ti­ca e ges­tione sosteni­bile.

La IUCN ha elab­o­ra­to uno speci­fi­co stan­dard (Green List Glob­al Stan­dard) per la cor­ret­ta appli­cazione del­la Green List alla scala delle diverse nazioni ed aree pro­tette e che, per una coer­ente ed omo­ge­nea appli­cazione in ogni con­testo ges­tionale e geografi­co, può essere leg­ger­mente adat­ta­to alle esi­gen­ze locali. Lo Stan­dard è com­pos­to da una serie di para­metri qual­i­ta­tivi atti a miglio­rare e mis­urare le per­for­mance delle aree pro­tette al fine di rag­giun­gere ele­vati obi­et­tivi di tutela e di gov­er­nance com­p­lessi­va del ter­ri­to­rio di rifer­i­men­to.

Per la pri­ma vol­ta, accan­to a un obi­et­ti­vo quan­ti­ta­ti­vo sul­la super­fi­cie e sul­la rap­p­re­sen­ta­tiv­ità dei Parchi, è sta­to indi­vid­u­a­to uno stru­men­to vali­do su scala glob­ale per mis­urare l’ef­fi­ca­cia di ges­tione delle aree pro­tette. La Green List of Pro­tect­ed Areas (GLPA) nasce dal­la rac­co­man­dazione n. 18 del V Con­gres­so Mon­di­ale sulle Aree Pro­tette (2003) e attra­ver­so pas­sag­gi suc­ces­sivi come il Con­gres­so Mon­di­ale del­la IUCN, svoltosi in Corea (Jeju, 2012) e una fase sper­i­men­tale alla quale ha parte­ci­pa­to anche l’I­talia con il con­trib­u­to di Fed­er­parchi. Dal Con­gres­so Mon­di­ale dei Parchi di Sid­ney del 2014 si è arrivati allo stan­dard defin­i­ti­vo che a set­tem­bre 2019, gra­zie anche al con­trib­u­to dell’ex Min­is­tero del­l’Am­bi­ente ital­iano e al lavoro di Fed­er­parchi, ha vis­to l’ap­provazione del­la ver­sione per le aree pro­tette ital­iane.

Attual­mente la Green List del­la IUCN con­ta 59 aree pro­tette in 16 pae­si in tut­to il mon­do.

Sola­mente tre sono i parchi ital­iani che han­no con­se­gui­to questo riconosci­men­to: il Par­co Nazionale Arcipela­go Toscano, il Par­co Nazionale del Gran Par­adiso ed il Par­co Nazionale delle Foreste Casen­ti­ne­si, Monte Fal­terona e Campigna.

Si trat­ta di un riconosci­men­to ogget­ti­va­mente di grande val­ore inter­nazionale che ren­di­con­ta gli impeg­ni quo­tid­i­ani nei quat­tro piloni strate­gi­ci defin­i­ti dal­la gov­er­nance, dal­la pro­gram­mazione, dal man­age­ment e dai risul­tati di con­ser­vazione. Ril­e­van­ti, tut­tavia, sono anche gli aspet­ti che riguardano la parte­ci­pazione e la con­di­vi­sione con le comu­nità e il ter­ri­to­rio in mate­ria di  sosteni­bil­ità; quest’ultima è val­u­ta­ta sia in ter­mi­ni di parte­ci­pazione e con­di­vi­sione, sia per quan­to riguar­da infra­strut­turazione ed attiv­ità pro­dut­tive all’interno del perimetro dell’area pro­tet­ta.

Il val­ore del­la Green List pro­mossa dal­la IUCN non risiede uni­ca­mente in una grat­i­fi­cazione per le com­pe­ten­ze e per le capac­ità di un Par­co di gestire il pro­prio ter­ri­to­rio, ma ha ris­volti molto impor­tan­ti per le politiche di sosteni­bil­ità a liv­el­lo glob­ale. Rius­cire a dimostrare l’efficacia e i risul­tati delle pro­prie azioni per il ter­ri­to­rio e gli abi­tan­ti sig­nifi­ca affer­mare con forza il pro­prio ruo­lo. Le final­ità di un Par­co sono a servizio di tut­ta la comu­nità; questo com­pi­to che in pas­sato sem­bra­va rel­e­ga­to a una mera tes­ti­mo­ni­an­za di sal­va­guardia di specie e habi­tat in peri­co­lo, oggi è diven­ta­to parte impor­tante di una sfi­da che impeg­na i respon­s­abili politi­ci ed eco­nomi­ci di tut­to il mon­do. I Parchi, in par­ti­co­lare quel­li riconosciu­ti nel­la Green List, rap­p­re­sen­tano un fon­da­men­tale rifer­i­men­to tec­ni­co e di gov­er­nance per il man­ten­i­men­to delle risorse nat­u­rali fon­da­men­tali per la salute e l’economia di tut­ti i cit­ta­di­ni

“Sono molto orgoglioso — ha affer­ma­to il Pres­i­dente del PNAT Giampiero Sam­muri  — di pre­siedere l’unico Par­co in Italia che può vantare quat­tro stra­or­di­nari riconosci­men­ti inter­nazion­ali: il sito UNESCO come Ris­er­va del­la Bios­fera di cui al Pro­gram­ma MAB “Man and the bios­phere”, il Diplo­ma Europeo delle Aree Pro­tette asseg­na­to dal Con­siglio d’Europa con rifer­i­men­to all’Isola di Mon­te­cristo, la cer­ti­fi­cazione rel­a­ti­va alla  Car­ta Euro­pea del Tur­is­mo Sosteni­bile nelle Aree Pro­tette asseg­na­ta da EUROPARC Fed­er­a­tion ed ora l’inserimento nel­la Green List del­la IUCN. Val­ori che assi­cu­ra­no uno stra­or­di­nario pres­ti­gio all’intero Arcipela­go Toscano.”

Non nasconde la pro­pria sod­dis­fazione anche il Diret­tore del Par­co Mau­r­izio Bur­lan­do. “E’ sta­to un per­cor­so lun­go ed impeg­na­ti­vo, una can­di­datu­ra che ha richiesto la descrizione e la ren­di­con­tazione di azioni ed inizia­tive per cinquan­ta diver­si indi­ca­tori defin­i­ti dal­la IUCN. Un lavoro di estremo det­taglio attra­ver­so il quale sono sta­ti pun­tual­mente illus­trati sia gli obi­et­tivi di tutela e di val­oriz­zazione delle risorse nat­u­rali e stori­co-cul­tur­ali del Par­co, sia i risul­tati con­se­gui­ti in ter­mi­ni ges­tion­ali. Dopo la ver­i­fi­ca effet­tua­ta sul cam­po dagli esper­ti inviati nel­lo scor­so mese di novem­bre, altri doc­u­men­ti inte­gra­tivi ed appro­fondi­men­ti sono sta­ti trasmes­si al comi­ta­to di spe­cial­isti che opera nel quarti­er gen­erale del­la IUCN a Gland, in Svizzera, e che ha poi defin­i­ti­va­mente dec­re­ta­to il riconosci­men­to inter­nazionale per la nos­tra area nat­u­rale pro­tet­ta”. Il Pres­i­dente Sam­muri e il Diret­tore Bur­lan­do han­no poi ringrazi­a­to sia i pro­pri uffi­ci per il sapi­ente lavoro svolto nel­la fase di preparazione del­la can­di­datu­ra ed in quel­la di ver­i­fi­ca sul cam­po, sia i diver­si stake­hold­er locali, dalle Ammin­is­trazioni Comu­nali agli oper­a­tori eco­nomi­ci ed alle tante asso­ci­azioni che han­no for­ni­to il loro prezioso con­trib­u­to a sup­por­to del­la can­di­datu­ra, sia Fed­er­parchi che ha garan­ti­to un fon­da­men­tale affi­an­ca­men­to tec­ni­co nel­la elab­o­razione del­la doc­u­men­tazione richi­es­ta dal­la IUCN.

Dal sito IUCN (https://www.iucn.org/) ripor­ti­amo la dichiarazione del Min­istro del­la Tran­sizione Eco­log­i­ca

(https://www.iucn.org/it/news/protected-areas/202104/dieci-aree-protette-svizzera-francia-e-italia-entrano-nella-green-list-delliucn)

Min­istro Rober­to Cin­golani, per Parchi ital­iani in Green List

La Green List  del­la IUCN è la più alta cer­ti­fi­cazione di eccel­len­za al mon­do per quan­to riguar­da la gov­er­nance  delle aree pro­tette. E’ moti­vo di grande sod­dis­fazione che tre parchi nazion­ali ital­iani, Arcipela­go Toscano, Foreste Casen­ti­ne­si e Gran Par­adiso,  abbiano cen­tra­to questo obi­et­ti­vo. Un risul­ta­to su cui il Min­is­tero ha investi­to e che dimostra il val­ore non solo in ter­mi­ni di tutela del­la bio­di­ver­sità ma anche di ges­tione com­p­lessi­va del nos­tro prezioso cap­i­tale nat­u­rale.”

Iso­la del Giglio
Iso­la di Pianosa

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