L’ altra sera in una trasmissione dell’Edicola Elbana, ho ascoltato l’ira e il profondo dispiacere per un lavoro di posa di cavi, portato avanti come fosse un atto vandalico, praticato alla strada del Rimercojo, tra Poggio e Marciana.
L’ Arch. Paolo Ferruzzi, Alessio Gambini, Andrea Giustino, ci hanno raccontato quelli che erano i pregi di quel basolato antico e l’uso umano che sé ne faceva, dalla legna, ai funghi, all’orti, alle semplici camminate.
Sicché di fronte ad alcune foto fatte tra venerdì e sabato mattina, è emerso lo sfascio di un lavoro in tutta la sua bruttezza, e la conseguente esacrazione dell’atto con molti i commenti negativi e tante le proposte appassionate.Così in un’ora di intensi colloqui, sono stato attraversato ( è il caso di dire) da una ventata di Alti Concetti che in tempi di casini sanitari e di programmi televisivi al ribasso, era tempo che non ascoltavo.
Eccone alcuni:
Memoria storica, il nostro territorio, Le Tradizioni, Appartenenza comunità,
Comunitas, Responsabilità individuale, Vivere il territorio con rispetto e semplicità.
Mantenere in ordine il territorio prima per gli Elbani stessi per poi poterlo offrire anche ai turisti.
Responsabilità degli Amministratori.
Vergogna. Hanno distrutto un pezzo di storia. Ma quella storia era già stata dimenticata da molti.
Vergogna.
Ecco, chiedo a me stesso ma da quanto tempo non si sentiva parlare di queste cose? Ed inoltre mi chiedo ancora, passata la Buriana ce ne ricorderemo??
Ad maiora.
Fulvio Di Pietro