Maltempo, vento forte, ascensori fuori uso e altro dimostrano che la nostra vita non è affatto garantita da quella elisuperficie come ha sempre affermato l’ex Presidente Rossi e non si capisce perché ancora oggi la Regione, che è a conoscenza di queste mancanze, non abbia previsto un piano “B” che possa dare per certo e con la dovuta sicurezza, l’atterraggio del Pegaso.
Per anni noi di Elba Salute abbiamo chiesto alla Regione un piano alternativo e abbiamo anche suggerito una rampa in cemento a forma di ellisse che dal tetto dell’ospedale arrivasse alla piazzola di decollo. (ved. foto)
Senza entrare nel merito del confronto tra il Consigliere Comunale Signor Lanera che difende un servizio essenziale per la vita degli Elbani e chi nega i vari blackout del 5 gennaio scorso che hanno messo fuori uso l’ascensore che conduce alla piattaforma di atterraggio elisoccorso vogliamo ricordare che negli anni passati questo ascensore con i suoi blocchi improvvisi (i più gravi in aprile e in agosto 2013 e il più lungo nel febbraio 2019) ha messo a rischio trasferimenti urgenti forse più delle condizioni meteo avverse.
Fino a dicembre del 2012 oltre alla piattaforma inaugurata l’8 maggio del 2012 si aveva come piano “B” di emergenza una piazzola attrezzata con luci serali e consolle di controllo per atterraggi e decolli dell’elisoccorso all’aeroporto di Marina di Campo poi, per ragioni ancora sconosciute è stata smantellata. In seguito è stata preparata ai cimiteri di Portoferraio una piazzola di atterraggio in cemento ma questa è stata abbandonata perché i decolli recavano danno alle strutture del vicino campo di calcio. Altri atterraggi sono stati fatti al campo sportivo di S. Giovanni anche di notte ma questa scelta non ha avuto un seguito e ad oggi non abbiamo ancora un piano “B” efficace, sicuro e autorizzato.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)