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Muore a Livorno il noto DJ Riccardo Cioni

Una brut­ta notizia sta­mani ci viene data da un nos­tro ami­co che, negli anni d’oro del­la dis­co­mu­sic segui­va costan­te­mente le per­for­mance del grande Ric­car­do Cioni, il famo­sis­si­mo Dj Full Time.
Purtrop­po Ric­car­do, 64 anni,  ave­va con­trat­to il Covid ed era sta­to ricov­er­a­to in Ospedale, appe­na dimes­so ave­va ringrazi­a­to tut­to il per­son­ale con la promes­sa a fine pan­demia di un even­to in loro onore. Su Face­book il suo ulti­mo post del 31 Dicem­bre 2020 sper­a­va che il 2021 fos­se un’an­no migliore ma sen­za dimen­ti­care ques­ta pan­demia. Con lui muore un epoca, spen­sier­a­ta, bel­la, mit­i­ca.

Ric­car­do Cioni nasce a Livorno il 14 otto­bre 1954. Dopo avere lavo­ra­to in alcune emit­ten­ti livor­ne­si, fra le quali ricor­diamo Radio Flash Livorno, nel 1979 entra a Radio Quat­tro di Castel­fran­co di Sot­to (Pisa). Così lo pre­sen­ta Mau­r­izio Bolog­ne­si nel libro Era il 1975 – 25 anni di radio: “Su Ric­car­do Cioni si potreb­bero scri­vere pagine intere. Era un vero e pro­prio ido­lo per i gio­vani, tutte le dis­coteche se lo con­tende­vano. Il “dj full time” per più di dieci anni, re indis­cus­so di un genere che ha fat­to bal­lare migli­a­ia e migli­a­ia di gio­vani. Ric­car­do Cioni, assieme alla moglie – man­ag­er Brunel­la Dini, è sta­to anche diret­tore artis­ti­co del­la radio. Negli anni ’80. è sta­to il D.J. più paga­to d’Italia: famo­sis­sime anche alcune sue inci­sioni discogra­fiche come “In Amer­i­ca”. Quan­do la radio cam­biò sede ricor­da il fonda­tore: “Ric­car­do ebbe un’idea geniale. Sug­gerì di preparare “una piz­za”, cio un nas­tro per un reg­is­tra­tore a bobine che rius­ci­va a con­tenere cir­ca dalle 6 alle 8 ore di trasmis­sione e di attac­care il reg­is­tra­tore, il miti­co Revox, diret­ta­mente al trasmet­ti­tore. La dif­fi­coltà con­sis­te­va però nel fat­to che il trasmet­ti­tore era sit­u­a­to sul Monte Ser­ra, e lui stes­so, il miti­co Ric­car­do Cioni, si adop­erò per stare un giorno e una notte lassù, sul Monte Ser­ra, accan­to al trasmet­ti­tore per man­dare musi­ca, le varie trasmis­sioni in scalet­ta e la pub­blic­ità. Il tut­to per non far fer­mare la radio”.
Di Radio Quat­tro è sta­to anche diret­tore artis­ti­co. Ric­car­do Cioni ha parte­ci­pa­to a varie trasmis­sioni tele­vi­sive sia del­la Rai che del­la Fin­in­vest: Domeni­ca in, Un dis­co per l’estate, Pron­to Raf­fael­la con Raf­fael­la Car­rà, Fes­ti­val­bar, Dis­cor­ing, Dis­cote­ca Fes­ti­val, ha inter­pre­ta­to anche un film dal tito­lo Cham­pagne e fagi­oli, dove rives­ti­va il ruo­lo di Lapo, un uffi­ciale dell’Academia Navale di Livorno. Ha inciso i dis­chi: Smoke the funk (1980), Funk funk (1981), In Amer­i­ca (1982), Cho-cho train (1983), Dark­ness inside (1984), Ari­zona (1985) e “Cam­mi­nan­do da solo”. Un anon­i­mo ha scrit­to: “Se nel­la dance si vuole iden­ti­fi­care un per­son­ag­gio che da oltre 30 anni sus­ci­ta con la sua musi­ca “Sen­sazioni Mer­av­igliose”, un solo nome emerge, Ric­car­do Cioni, che con la sua ultra trenten­nale car­ri­era è un aut­en­ti­co pio­niere del­la dance music. Ric­car­do Cioni è “The God­fa­ther of Funky”, un D.J. capace di creare ed imporre uno stile musi­cale che ha fat­to scuo­la ovunque, nel quale melo­dia e rit­mo coesistono come un’unica entità. Ric­car­do Cioni, gra­zie alla sua espe­rien­za di musicista, pro­pone al suo vastis­si­mo pub­bli­co la più bel­la musi­ca degli anni 70/80 fino alla dance più inno­v­a­ti­va e sper­i­men­tale attra­ver­so rielab­o­razioni e remix degli hits degli ulti­mi trent’anni. Gra­zie alla sua incon­fondibile voce che riv­ela le sue pas­sate espe­rien­ze di can­tante e corista del­la sua band, dove suon­a­va il bas­so, can­ta e ani­ma le sue ser­ate spe­ciali dove il pub­bli­co si fonde in un tutt’uno con la musi­ca dan­do vita allo show più felice e diver­tente in asso­lu­to. D.J., remix­er, artista e pro­dut­tore, Ric­car­do Cioni ha al suo atti­vo decine di creazioni discogra­fiche inter­nazion­ali, una su tutte la famo­sis­si­ma “In Amer­i­ca” del 1982. Al suo atti­vo anche la pri­ma scuo­la ital­iana per Disc Jock­ey nel 1975, in col­lab­o­razione con la mit­i­ca AID. E’ il 1982 e il mix che dura­va oltre 8 minu­ti è uno di quel­li che rimar­rà per sem­pre in tutte le scalette dei dee­jay di musi­ca revival par­liamo nat­u­ral­mente di “In Amer­i­ca”. Il 1982 lo vede anche pro­tag­o­nista assieme a Alessan­dro del Fab­bro di una tourneé pro­mozionale in tut­ta Italia. Seguono poi tan­tis­sime altre pro­duzioni discogra­fiche tra le quali voglio seg­nalare Choo-Choo train (1983), Dark­ness Inside (1984), Ole’-Oh (1984), Ari­zona (1985) . Una delle mie preferite però rimane la meno conosci­u­ta Mac­ca­roni Radio del 1984. Recen­te­mente In Amer­i­ca è tor­na­ta alla rib­al­ta dopo essere sta­ta inseri­ta nel­la com­pi­la­tion One shot ’80 vol.5. Ric­car­do Cioni con­tin­ua a fare ser­ate in tut­ta Italia, ed io ho avu­to la for­tu­na di sen­tir­lo l’ultima vol­ta nel Novem­bre del 1992 alla dis­cote­ca Jaiss di Empoli. con­di­videre con lui la regia qualche anno fa alla dis­cote­ca FBI di Quar­tu S.Elena (CA)”. Nel 2004 Ric­car­do Cioni ha rilas­ci­a­to ques­ta inter­vista a “Luc­ca Gio­vane”

Fonte: storiaradiotv.worldpress.com

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