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Tutela della Natura: Rinnovato il Protocollo tra Parco Arcipelago Toscano e WBA

Il Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no e la World Bio­di­ver­si­ty Asso­cia­tion Onlus (WBA) han­no rin­no­va­to il pro­to­col­lo di col­la­bo­ra­zio­ne per il trien­nio 2025–2027. Que­sto accor­do, che con­so­li­da un rap­por­to avvia­to da anni, mira a raf­for­za­re le atti­vi­tà di ricer­ca scien­ti­fi­ca, edu­ca­zio­ne e valo­riz­za­zio­ne del­la bio­di­ver­si­tà all’in­ter­no dell’area natu­ra­le pro­tet­ta.
Il pro­to­col­lo pre­ve­de la pro­se­cu­zio­ne del­le atti­vi­tà pres­so il Nat-Lab, il labo­ra­to­rio natu­ra­li­sti­co ospi­ta­to all’in­ter­no del For­te Ingle­se di Por­to­fer­ra­io, gesti­to dal natu­ra­li­sta Leo­nar­do For­bi­cio­ni e soste­nu­to dall’Ente Par­co. In par­ti­co­la­re, il labo­ra­to­rio si distin­gue per l’ap­pro­fon­di­men­to sul­lo stu­dio degli inset­ti, spes­so poco cono­sciu­ti o ogget­to di pre­giu­di­zi, ma fon­da­men­ta­li per l’e­qui­li­brio degli eco­si­ste­mi.
Nell’ambito del­la rin­no­va­ta col­la­bo­ra­zio­ne WBA ha inse­ri­to anche il pro­prio Cen­tro di Ricer­ca e di Istru­zio­ne Supe­rio­re ZARATAN, isti­tui­to nel 2024. Que­sto cen­tro ha come obiet­ti­vo prio­ri­ta­rio l’im­ple­men­ta­zio­ne del­la cono­scen­za del­la bio­di­ver­si­tà e dei temi con­ser­va­zio­ni­sti­ci rela­ti­va­men­te agli eco­si­ste­mi mari­ni pre­sen­ti nel Mar Medi­ter­ra­neo, rap­pre­sen­tan­do quin­di un’im­por­tan­te risor­sa per la ricer­ca scien­ti­fi­ca e la tute­la del­la bio­di­ver­si­tà mari­na.
Un’altra del­le novi­tà più rile­van­ti del nuo­vo accor­do riguar­da un appro­fon­di­men­to scien­ti­fi­co sul­la bio­di­ver­si­tà sot­ter­ra­nea del­l’I­so­la d’El­ba, che ver­rà con­dot­ta in col­la­bo­ra­zio­ne con gli esper­ti del­l’U­ni­ver­si­tà di Tori­no, tra cui il pro­fes­sor Mar­co Isa­ia. Que­sto stu­dio, che si foca­liz­za sugli eco­si­ste­mi nasco­sti nel sot­to­suo­lo del­l’i­so­la, ha già por­ta­to a sco­per­te impor­tan­ti nel cam­po del­l’a­rac­no­lo­gia. Tra i risul­ta­ti più sor­pren­den­ti, il ritro­va­men­to di nume­ro­si esem­pla­ri di una spe­cie di ragno di cui, fino ad oggi, era noto un solo esem­pla­re fem­mi­na tro­va­to nel 1950.
“La col­la­bo­ra­zio­ne atti­va ed il soste­gno con­cre­to del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no han­no per­mes­so alla nostra asso­cia­zio­ne di con­ti­nua­re a per­se­gui­re la nostra prin­ci­pa­le mis­sio­ne, ovve­ro svol­ge­re atti­vi­tà di ricer­ca e divul­ga­zio­ne in linea con i nostri obiet­ti­vi sta­tu­ta­ri. — ha com­men­ta­to For­bi­cio­ni- Que­sto nuo­vo rin­no­vo ci con­sen­te di pun­ta­re anco­ra di più i riflet­to­ri sugli artro­po­di, il grup­po ani­ma­le che rap­pre­sen­ta la mag­gior par­te del­la bio­di­ver­si­tà di un’area e che trop­po spes­so vie­ne tra­scu­ra­to. Il lavo­ro svol­to fino­ra dimo­stra come la ricer­ca sugli inver­te­bra­ti e sugli altri pic­co­li abi­tan­ti degli eco­si­ste­mi sia fon­da­men­ta­le per com­pren­de­re la salu­te e la resi­lien­za degli habi­tat natu­ra­li.”
“La col­la­bo­ra­zio­ne con la WBA si è dimo­stra­ta di gran­de valo­re, soprat­tut­to nel­la gestio­ne del­la com­po­nen­te scien­ti­fi­ca del Nat-Lab. Il labo­ra­to­rio ha dato riscon­tri signi­fi­ca­ti­vi, per­met­ten­do di appro­fon­di­re lo stu­dio degli inset­ti e di sen­si­bi­liz­za­re il pub­bli­co sul­l’im­por­tan­za di que­sti ani­ma­li spes­so ingiu­sta­men­te temu­ti”, ha dichia­ra­to Giam­pie­ro Sam­mu­ri, Pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no. “Il rin­no­vo di que­sta col­la­bo­ra­zio­ne dimo­stra anco­ra una vol­ta l’im­pe­gno del Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no nel­la tute­la e nel­la valo­riz­za­zio­ne del­la bio­di­ver­si­tà, pro­muo­ven­do la ricer­ca scien­ti­fi­ca e sen­si­bi­liz­zan­do il pub­bli­co sul­l’im­por­tan­za del­la con­ser­va­zio­ne degli eco­si­ste­mi natu­ra­li.”

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