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Bertucci: È il momento di superare i Consorzi di Bonifica, necessario abrogare la legge regionale 75/2012

I Con­sor­zi di Boni­fi­ca, isti­tui­ti in Tosca­na con la leg­ge regio­na­le 75/2012, sono sta­ti già boc­cia­ti dai cit­ta­di­ni: la loro popo­la­ri­tà è bas­sis­si­ma, come dimo­stra­to dal­la scar­sa affluen­za alle ulti­me ele­zio­ni con­sor­ti­li. Que­sto evi­den­zia la man­can­za di un rea­le lega­me con il ter­ri­to­rio.
Inol­tre, anche lad­do­ve i cit­ta­di­ni han­no cer­ca­to di far sen­ti­re la pro­pria voce eleg­gen­do rap­pre­sen­tan­ti, que­sti sono sta­ti di fat­to esclu­si da deci­sio­ni stra­te­gi­che det­ta­te da logi­che poli­ti­che.
Il ruo­lo dei Con­sor­zi e le loro cri­ti­ci­tà
I Con­sor­zi nac­que­ro con l’obiettivo di boni­fi­ca­re alcu­ne zone palu­do­se e i fos­si dell’Isola. Tut­ta­via, il com­pi­to loro asse­gna­to dal­la Regio­ne richie­de­reb­be il coin­vol­gi­men­to di figu­re pro­fes­sio­na­li come natu­ra­li­sti, bio­lo­gi, eco­lo­gi, geo­mor­fo­lo­gi, pae­sag­gi­sti, zoo­lo­gi e bota­ni­ci. Attual­men­te, però, que­sti esper­ti ven­go­no inter­pel­la­ti solo in pre­sen­za di vin­co­li ambien­ta­li o a segui­to di emer­gen­ze e dan­ni, un approc­cio meto­do­lo­gi­ca­men­te erra­to secon­do gli spe­cia­li­sti del set­to­re.
In altre zone del­la Tosca­na, si lavo­ra per pre­ve­ni­re le gran­di emer­gen­ze, pia­ni­fi­can­do la riqua­li­fi­ca­zio­ne idro­lo­gi­ca e ambien­ta­le dei baci­ni idro­gra­fi­ci. Que­sto ridu­ce la neces­si­tà di con­ti­nui inter­ven­ti straor­di­na­ri, ma pur­trop­po all’Elba que­sta visio­ne a lun­go ter­mi­ne non vie­ne adot­ta­ta.

Cosa man­ca all’Elba?

All’Elba, la manu­ten­zio­ne dei fos­si avvie­ne sen­za un cor­ret­to smal­ti­men­to del mate­ria­le di taglio, che vie­ne lascia­to negli alvei impe­den­do il natu­ra­le deflus­so del­le acque. Que­sto favo­ri­sce la for­ma­zio­ne di ostru­zio­ni, aumen­tan­do il rischio di alla­ga­men­ti e con­tri­buen­do all’accumulo di micro­pla­sti­che e mate­ria­le di sfal­cio che inqui­na­no il mare.
Un’adeguata gestio­ne del ter­ri­to­rio dovreb­be pre­ve­de­re inter­ven­ti a mon­te per:
Limi­ta­re il dis­se­sto idro­geo­lo­gi­co con azio­ni mira­te e con­ti­nue.
Riqua­li­fi­ca­re i boschi e ridur­re l’erosione del suo­lo con un’agricoltura atten­ta.
Pre­ve­ni­re gli alla­ga­men­ti attra­ver­so una manu­ten­zio­ne effi­ca­ce e pro­gram­ma­ta.
Pur­trop­po, que­ste misu­re fon­da­men­ta­li non ven­go­no adot­ta­te, e i pro­ble­mi, anzi­ché dimi­nui­re, con­ti­nua­no ad aggra­var­si.
Supe­ra­re i Con­sor­zi: un refe­ren­dum popo­la­re?
La stra­da sem­bra ormai obbli­ga­ta: o si ripen­sa radi­cal­men­te il fun­zio­na­men­to dei Con­sor­zi, dotan­do­li del­le neces­sa­rie com­pe­ten­ze pro­fes­sio­na­li, oppu­re si pro­ce­de alla loro abo­li­zio­ne tra­mi­te l’abrogazione del­la leg­ge regio­na­le 75/2012.
Su que­sto tema, i tem­pi sem­bra­no matu­ri anche per un refe­ren­dum di ini­zia­ti­va popo­la­re, che pro­ba­bil­men­te vedreb­be una par­te­ci­pa­zio­ne mas­sic­cia dei cit­ta­di­ni, spe­cial­men­te dopo gli ulti­mi even­ti meteo­ro­lo­gi­ci estre­mi che han­no col­pi­to l’isola.

Coor­di­na­men­to For­za Ita­lia Iso­la d’Elba
Coor­di­na­to­re Elba­no, Adal­ber­to Ber­tuc­ci

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