Sono già passati 15 anni da quel giorno maledetto. Sembra ieri, eppure il tempo scorre implacabile, lasciando dietro di sé il peso dei ricordi e il vuoto delle assenze.
Il 19 febbraio 2010, in un tragico incidente, abbiamo perso un amico, una persona speciale che ha lasciato un segno profondo nelle vite di chi l’ha conosciuto. Massimo Falleni era molto più di un nome in un articolo di cronaca: era un ragazzo con la passione per le due ruote, un amico sincero.
Oggi, vogliamo ricordarlo non con il dolore di quella giornata, ma con il sorriso che ha sempre regalato. Vogliamo celebrare la sua energia, la sua voglia di vivere, la sua passione. Perché chi ha lasciato così tanto amore e così tanti ricordi non smette mai davvero di essere presente.
Edicola Elbana Show
Un pensiero per Massimo.
Oggi, come ogni anno, dovevo essere insieme ad alcuni amici a ridosso di quello scoglio incastrato alla fine di quel rettilineo così bello, unico, pieno di luce e che si affaccia sul mare a strizzare l’occhio alla sottile Pianosa e dietro ancora all’orizzonte che pare immenso.
Un rettilineo tanto affasciante quanto doloroso, un rettilineo tanto silenzioso quanto assordante al solo pensiero. Una lingua d’asfalto schiacciata sotto un cielo che confonde, che pare essere diverso a seconda di come si svegliano le nuvole. Ogni anno ci regala (o ci regali) un’immagine differente e noi di fronte alla tua foto dove stai tagliando un traguardo, uno dei tanti che hai raggiunto, a chiacchierare, a raccontarci e a raccontarti il nostro quotidiano, quello che è o quello che poteva essere.
Oggi dovevo essere li, ma non ci sono riuscito, proprio a 15 anni da quel giorno, che rimane ancora troppo vivo nella memoria, che potrei descriverlo attimo per attimo.
Oggi non ci sono stato, poi proprio quest’anno, un anno nuovo, un anno particolare, un anno di cambiamento, come altri che in passato ho vissuto con te accanto da collega, ma soprattutto da amico, e il tuo sorriso a riportarmi con i piedi per terra.
Oggi non ci sono stato, ma ti porto nei miei pensieri… e non solo io
Federico Regini
