Carissimi amici dell’Edicola, vi leggo da sempre ma non vi ho mai scritto.
Oggi dopo quello che è successo a Portoferraio mi sento di farlo: ” Ma è possibile che nel 2025 ci ritroviamo ancora con una sola strada che porta all’ospedale e una sola via di uscita da Portoferraio?”
Un territorio che vive di turismo, che vede il traffico moltiplicarsi nei mesi estivi, eppure resta bloccato in un imbuto infrastrutturale. Un incidente, un guasto, un cantiere, e il caos è servito.
E il traffico marittimo? Il 90% tutto caricato su Portoferraio, come se il resto dell’isola non esistesse. Nessuna alternativa concreta, nessuna ripartizione del flusso, nessuna vera pianificazione a lungo termine. Eppure, si parla di sviluppo, di sostenibilità, di valorizzazione del territorio. Belle parole, ma nei fatti?
E la cura del territorio? Se ne vuole parlare o continuiamo a fingere che tutto vada bene? Strade dissestate, interventi tampone che durano il tempo di una stagione, zero strategie per migliorare la viabilità e la vivibilità. Un’isola che potrebbe essere un gioiello, ma che invece resta ostaggio di scelte miopi e di una gestione che sembra sempre inseguire i problemi anziché prevenirli.
Forse è ora di fare domande più scomode. E di pretendere risposte.
Daniele C.
