Un’ingiustizia sportiva sta colpendo le squadre giovanili dell’Isola d’Elba, che si vedono ancora una volta escluse da un confronto equo con le realtà calcistiche della terraferma. La categoria Esordienti, formata da giovani promesse del nostro calcio locale, è stata penalizzata nella composizione del campionato primaverile, con la conseguenza che i ragazzi elbani non avranno l’opportunità di misurarsi con squadre di altre zone della Toscana.
Perché questa discriminazione? Questa è la domanda che si pongono in molti. L’Elba è forse considerata “scomoda” da raggiungere? Le società della regione si rifiutano di venire a giocare sull’isola, penalizzando i nostri ragazzi? Oppure c’è un criterio di selezione che, in modo arbitrario, svantaggia le squadre isolane?
I giovani calciatori e le loro famiglie meritano una risposta chiara e trasparente. Il diritto allo sport e alla competizione deve essere garantito a tutti, senza distinzioni geografiche. Non possiamo accettare che i nostri ragazzi vengano trattati come atleti di serie B solo perché vivono su un’isola.
Le istituzioni sportive hanno il dovere di chiarire questa situazione e garantire pari opportunità a tutti i giovani calciatori toscani. L’Elba non può e non deve essere tagliata fuori!
Lettera firmata
