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Isola di Pianosa: sabato 1 giugno il via al nuovo servizio guidato del Parco Nazionale per la visita della ex diramazione di massima sicurezza Agrippa

Il Par­co Nazio­na­le Arci­pe­la­go Tosca­no lan­cia il nuo­vo per­cor­so di visi­ta di par­te del­la ex dira­ma­zio­ne car­ce­ra­ria Agrip­pa nell’Isola di Pia­no­sa. Dopo aver otte­nu­to la con­ces­sio­ne dall’Agenzia del Dema­nio, sono sta­ti pro­get­ta­ti gli inter­ven­ti di risa­na­men­to con l’o­biet­ti­vo di ren­de­re l’area acces­si­bi­le e sicu­ra per i turi­sti attra­ver­so visi­te gui­da­te. Ora tut­ti potran­no visi­ta­re un’ala di que­sto famo­so car­ce­re di mas­si­ma sicu­rez­za.
L’im­mo­bi­le, in sta­to di abban­do­no e pri­vo di manu­ten­zio­ne da diver­si anni, è sta­to recu­pe­ra­to man­te­nen­do inal­te­ra­to il suo aspet­to ori­gi­na­le. Anche le aree ester­ne, deno­mi­na­te “pas­seg­gio”, sono sta­te rese acces­si­bi­li. Il pro­get­to, cura­to dal­l’Ar­chi­tet­to Ales­san­dro Pasto­rel­li, ha con­ser­va­to lo spi­ri­to e l’a­ni­ma del luo­go sen­za alte­rar­ne l’im­ma­gi­ne e la sto­ria, garan­ten­do allo stes­so tem­po la sicu­rez­za dei visi­ta­to­ri.
“Il car­ce­re di Agrip­pa, situa­to sul­l’i­so­la di Pia­no­sa nel Mar Tir­re­no, è sta­to uno dei più famo­si e tri­ste­men­te noti peni­ten­zia­ri ita­lia­ni. Uti­liz­za­ta come colo­nia pena­le agri­co­la fin dal 1858, Pia­no­sa ha visto la costru­zio­ne di un pri­mo edi­fi­cio capa­ce di ospi­ta­re 350 car­ce­ra­ti nel 1864, a segui­to del rego­la­men­to appro­va­to dal Mini­ste­ro del­l’In­ter­no nel 1863.
Nel 1872, l’i­so­la fu divi­sa in diver­si cen­tri di pro­du­zio­ne agri­co­la, det­ti pode­ri, dislo­can­do i reclu­si in pic­co­le comu­ni­tà. Attor­no al 1880, il car­ce­re ospi­ta­va cir­ca 960 dete­nu­ti. Dal 1884, la Casa Pena­le di Pia­no­sa accol­se i dete­nu­ti affet­ti da tuber­co­lo­si, che rima­se­ro fino al 1965, sud­di­vi­si in tre strut­tu­re: il Pre­ven­to­rio, il Sana­to­rio (ex Pode­re del Car­don, attua­le Agrip­pa) e il Con­va­le­scen­zia­rio (Pode­re del Mar­che­se).
Negli anni Set­tan­ta, Pia­no­sa diven­ne un car­ce­re di mas­si­ma sicu­rez­za, ospi­tan­do bri­ga­ti­sti ros­si, capi del­la camor­ra e boss del­la mafia sot­to il regi­me del 41bis. Dopo gli atten­ta­ti a Fal­co­ne e Bor­sel­li­no, l’i­so­la fu for­ti­fi­ca­ta e resa inac­ces­si­bi­le, vigi­la­ta gior­no e not­te. Nel 1997, l’ul­ti­mo dete­nu­to per mafia fu tra­sfe­ri­to sul con­ti­nen­te” si leg­ge nel­la rela­zio­ne tec­ni­ca del pro­get­ti­sta.
“Le già nume­ro­se offer­te di visi­ta a Pia­no­sa – affer­ma il Pre­si­den­te del Par­co Nazio­na­le Giam­pie­ro Sam­mu­ri – si arric­chi­sco­no di un’ulteriore oppor­tu­ni­tà che è sta­ta mes­sa a pun­to gra­zie alla stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con l’Agenzia del Dema­nio e con la col­la­bo­ra­zio­ne dell’Amministrazione Peni­ten­zia­ria. Alle tan­te curio­si­tà che susci­ta l’Isola di Pia­no­sa si aggiun­ge que­sta visi­ta che dà la pos­si­bi­li­tà di sco­pri­re gli spa­zi e le strut­tu­re che furo­no adi­bi­te a car­ce­re di mas­si­ma sicu­rez­za negli anni Set­tan­ta. Sono cer­to – con­clu­de Sam­mu­ri – che anche que­sta visi­ta con­tri­bui­rà a far apprez­za­re ulte­rior­men­te  Pia­no­sa, un’isola straor­di­na­ria, sem­pre pron­ta a stu­pi­re e a sti­mo­la­re l’interesse”.
A par­ti­re da saba­to 1 giu­gno sarà quin­di pos­si­bi­le effet­tua­re le visi­te con­dot­te dal­le Gui­de del Par­co, com­pren­si­ve anche del ser­vi­zio di tra­spor­to dal pae­se all’area dove è ubi­ca­ta la strut­tu­ra car­ce­ra­ria dismes­sa (in anda­ta e ritor­no). Tre le visi­te gior­na­lie­re (alle ore 11:00, 14:00 e 15:00) per com­ples­si­vi 24 posti dispo­ni­bi­li (costo: 20 € inte­ro; 14 € ragaz­zi 5–12 anni).
Per infor­ma­zio­ni, det­ta­glio degli ora­ri e pre­no­ta­zio­ni chia­ma­re Info Park al nume­ro 0565 908231.

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