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Manchette di prima

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L’inaugura-Show e i furbetti del teatrino

Pen­sa­va­te di aver visto di tut­to e di più quan­do il Sin­da­co di Por­to­fer­ra­io e il Pre­si­den­te Gia­ni ave­va­no inau­gu­ra­to in pom­pa magna la ristrut­tu­ra­zio­ne del­la palaz­zi­na USL i cui lavo­ri in real­tà non era­no nem­me­no ini­zia­ti dato che l’apertura del can­tie­re è pre­vi­sta a set­tem­bre? E inve­ce no! In que­sti gior­ni l’Amministrazione uscen­te ha inau­gu­ra­to con un mega show media­ti­co il Tea­tro dei Vigi­lan­ti appo­si­ta­men­te ristrut­tu­ra­to. Cosa c’è di stra­no? Un pic­co­lo par­ti­co­la­re: non si può fare in cam­pa­gna elet­to­ra­le. Il moti­vo è ovvio: il Sin­da­co uscen­te non può usa­re i beni e gli stru­men­ti comu­ni­ca­ti­vi del comu­ne per far­si cam­pa­gna elet­to­ra­le. Come gli altri can­di­da­ti deve, mi pare ovvio, fare cam­pa­gna elet­to­ra­le con i pro­pri mez­zi sen­za usa­re quel­li del comu­ne. Inve­ce abbia­mo assi­sti­to ad uno “spot­to­ne” elet­to­ra­le con tan­to di taglio del nastro da par­te del Sin­da­co Zini con annes­so comi­zio elet­to­ra­le dal pal­co, il tut­to ripre­so ed abbon­dan­te­men­te dif­fu­so per­fi­no sul sito isti­tu­zio­na­le del Comu­ne di Por­to­fer­ra­io. Evi­den­te­men­te l’art. 97 del­la Costi­tu­zio­ne ed il prin­ci­pio di impar­zia­li­tà del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne per il Sin­da­co uscen­te sono car­ta strac­cia. Eppu­re tale prin­ci­pio, nel­la fat­ti­spe­cie in esa­me, tro­va con­cre­ta pun­tua­le disci­pli­na nel­l’art. 9 del­la leg­ge 22 feb­bra­io 2000, n. 28 (“Dispo­si­zio­ni per la pari­tà di acces­so ai mez­zi di infor­ma­zio­ne duran­te le cam­pa­gne elet­to­ra­li e refe­ren­da­rie e per la comu­ni­ca­zio­ne poli­ti­ca”). Tale nor­ma pre­ve­de che, dal­la data di con­vo­ca­zio­ne dei comi­zi elet­to­ra­li e fino alla chiu­su­ra del­le ope­ra­zio­ni di voto, è fat­to divie­to a tut­te le Ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che di svol­ge­re atti­vi­tà di comu­ni­ca­zio­ne ad ecce­zio­ne di quel­le effet­tua­te in for­ma imper­so­na­le ed indi­spen­sa­bi­li per l’ef­fi­ca­ce assol­vi­men­to del­le pro­prie fun­zio­ni.  Pos­si­bi­le che gli attua­li ammi­ni­stra­to­ri non sapes­se­ro che duran­te la cam­pa­gna elet­to­ra­le non si pos­so­no fare inau­gu­ra­zio­ni o han­no fat­to fin­ta di non saper­lo? Sareb­be gra­ve la pri­ma ipo­te­si, gra­vis­si­ma la secon­da, roba da “fur­bet­ti” del qua­trie­ri­no o, più pre­ci­sa­men­te, del tea­tri­no.

 

Bene­det­to Lupi

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