In merito all’articolo “Vi racconto cosa mi è successo all’Ospedale di Portoferraio”
Dillo all’Edicola: Vi racconto cosa mi è successo all’Ospedale di Portoferraio
l’Azienda USL Toscana nord ovest si rammarica della percezione del servizio ricevuto così come riportata dai familiari di un paziente, ma tiene a fare alcune precisazioni a salvaguardia di quanto assicurato dai professionisti intervenuti sul caso.
Da una ricostruzione dettagliata del percorso seguito è emerso come dal pronto soccorso elbano siano stati assicurati tutti gli approfondimenti diagnostici adeguati al bisogno clinico del paziente. A confermarlo è la stessa gastroscopia eseguita, per volontà dei familiari, in altra sede nei giorni successivi. Alla medesima diagnosi il personale sanitario intervenuto era infatti già arrivato dall’analisi del contenuto gastrico, privo di sangue, recuperato dal sondino al momento del primo accesso.
Pur comprendendo la legittima preoccupazione l’indicazione di consulenza gastroenterologica entro 10 giorni, senza quindi necessità di urgenza, era quindi da ritenersi corretta, mentre al contrario non sarebbe stato giustificato un immediato trasferimento in altra sede come invece previsto dal protocollo dei sanguinamenti digestivi.
La direzione sanitaria del presidio ospedaliero resta a disposizioni per ulteriori chiarimenti e coglie l’occasione per ringraziare il personale sanitario in servizio in questi giorni festivi tradizionalmente complessi.
Noi come Edicola Elbana ringraziamo l’Azienda USL Toscana Nord Ovest per aver risposto al nostro appello.
Sappiamo bene che nell’Ospedale Elbano ci sono professionisti che si prodigano per garantire un servizio fondamentale per la nostra Isola e rispondere alla nostra lettrice è un gesto che ci è piaciuto molto. Non è mai nostra intenzione denigrare il lavoro di persone che si fanno in quattro per garantire un servizio cosi importante per tutta la popolazione ma facciamo solo d’amplificatore a chi ha qualcosa da dire.
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