Leggere il nuovo libro di Ferzan Ozpetek è come ritrovarsi di nuovo al cinema dopo tanto tempo, pagina dopo pagina provi ad immaginare quale attore avrebbe scelto Ozpetek regista per interpretare ciascun personaggio, quale casa con terrazza nel cuore di una Roma senza tempo avrebbe trasformato in un set.
E allo stesso tempo ritrovi i luoghi magici e avvolgenti di Rosso Istanbul, i tramonti sul Bosforo, gli antichi e misteriosi hamam, una città multietnica e accogliente con le vecchie case di legno affacciate sull’acqua.
Un romanzo intrigante come un giallo ma al comtempo un fitto intreccio di storie d’amore e di passioni mai sopite.
Mai banale, tiene il lettore con il fiato sospeso tra il passato e il presente di misteriosi personaggi che casualmente si incrociano in una qualsiasi domenica d’inizio estate. La routine di un gruppo di amici viene travolta dall’irruenza del flusso dei ricordi di un’anziana signora e dopo solo poche battute nessuno di loro è piu disposto a farne a meno.
“Come un respiro” indica anche la misura del tempo che serve per capire che nella vita nulla è come appare, basta una frazione di secondo, il tempo di un respiro appunto, per farci intravedere scenari imprevedibili e capire che anche il rapporto piu consolidato puo nascondere inconfessabili segreti.
condivido e sottoscrivo queste parole meravigliose di Antonella Giuzio!
Parola di Libraia
Silvia
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