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Manchette di prima

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Quello che l'altri dovrebbero di'

Manchette di prima

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Gli amletici e giustificati dubbi di Yuri: Ma se il Signor Brambilla.….

In un arti­co­lo del Sole 24 ore di un paio di giorni fa si legge tes­tual­mente: ” A liv­el­lo di des­ti­nazioni,(…) emerge evi­dente come Sicil­ia e Sardeg­na stiano suben­do di più l’ef­fet­to Covid-19 in ter­mi­ni di calo delle richi­este per via degli sposta­men­ti aerei o in traghet­to, sia per il ris­chio di assem­bra­men­ti sia per la nom­i­na­tiv­ità del bigli­et­to e le pos­si­bili quar­an­tene obb­li­gate in caso di pre­sen­za di con­ta­giati a bor­do”.

Nel frat­tem­po, l’ASL ricer­ca, anche sul­l’iso­la, strut­ture alberghiere da “pren­dere intera­mente in cari­co per le even­tu­ali quar­an­tene”.

In Toscana, come in molte altre regioni, la strate­gia annun­ci­a­ta è quel­la delle famose “tre T”: testare, trac­cia­re, trattare. In par­ti­co­lare, la “trac­ciatu­ra” dovrebbe impli­care il ten­ta­ti­vo di risalire a tut­ti i con­tat­ti avu­ti da un sogget­to risul­ta­to pos­i­ti­vo, con con­seguente iso­la­men­to e test, siero­logi­co o con tam­pone.

Queste pre­messe pon­gono un angos­ciante inter­rog­a­ti­vo per tut­ta la fil­iera tur­is­ti­ca Elbana, in gran parte anco­ra inde­cisa fra il con­teni­men­to parziale, ma quan­tifi­ca­bile, dei dan­ni derivan­ti dal­la chiusura delle attiv­ità, e le enor­mi incog­nite di un’aper­tu­ra non solo incer­ta sulle pos­si­bili pre­sen­ze e gra­va­ta da sicuri costi aggiun­tivi di adegua­men­to alle norme, ma soprat­tut­to sot­to­pos­ta all’in­sosteni­bile spa­da di Damo­cle del­la totale assen­za di diret­tive pre­cise nel caso si pale­sasse la pos­i­tiv­ità al virus di un Ospite.

In buona sostan­za: se in un alber­go il Sig. Bram­bil­la del­la cam­era 3 accusasse sin­to­mi sospet­ti, e venisse sot­to­pos­to al test risul­tan­do pos­i­ti­vo, cosa accadrebbe? Quali pro­ce­dure ver­reb­bero atti­vate? Diamo per scon­ta­to il suo trasfer­i­men­to in una delle strut­ture apposi­ta­mente pre­dis­poste dal­l’ASL, diamo per scon­ta­ta la san­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale del­la stan­za.. ma poi? C’è il ris­chio del­la chiusura del­l’al­ber­go? C’è il ris­chio del­la mes­sa in quar­an­te­na del per­son­ale e degli altri ospi­ti? Costi ed even­tu­ali ris­arci­men­ti per i dis­a­gi sareb­bero a cari­co di chi? E la famosa trac­ciatu­ra, com­porterebbe analoghi provved­i­men­ti per il ris­torante dove il Sig. Bram­bil­la ha man­gia­to la sera pri­ma (ricor­do che fra gli obb­lighi imposti ai ris­tora­tori c’è il man­ten­i­men­to di un reg­istro dei cli­en­ti, pro­prio per questo scopo), per lo sta­bil­i­men­to bal­n­eare che ha fre­quen­ta­to, finanche per il traghet­to che lo ha trasporta­to? Cer­to, vis­to così, lo sce­nario può sem­brare apoc­alit­ti­co: un solo caso, e decine di attiv­ità ( e centi­na­ia di per­sone) potreb­bero ritrovar­si ferme, con costi tal­mente enor­mi da risultare impos­si­bili da sostenere per chi­unque.

Ma la realtà è che, se il Gov­er­no, o le Regioni, o chi di dovere, non si deci­dono a sfornare un pro­to­col­lo chiaro e pre­ciso al riguar­do, cre­do che nes­suno pos­sa pen­sare di aprire una strut­tura ricetti­va rischi­an­do di ved­er­sela chi­ud­ere d’im­pe­rio all’im­provvi­so, doven­do comunque pagare il per­son­ale e rifondere gli Ospi­ti, mag­a­ri anche per dan­ni morali.

Ricor­do che alla fine di feb­braio, per un cal­ci­a­tore trova­to pos­i­ti­vo, un alber­go di Alessan­dria è sta­to chiu­so, e il per­son­ale mes­so in quar­an­te­na. E che se recen­te­mente non si è par­la­to di casi analoghi è solo per­ché — di fat­to — qua­si tutte le strut­ture ricettive sono al momen­to chiuse…

Ringrazian­do Elbare­port per l’ospi­tal­ità, e con la sper­an­za che al più presto ven­ga fat­ta chiarez­za su un prob­le­ma che, almeno dalle mie ricerche, non pare sia anco­ra sta­to adeguata­mente pre­so in con­sid­er­azione.

Yuri Tib­er­to

Club Hotel Mari­na 2

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