Questo video, pubblicato il 25 aprile di quest’anno, è dedicato a Sandro Pertini. Come sempre i ragazzi di Tyrrhenos Experientia Naturae riescono in pochi minuti a coniugare competenza e semplicità e a far venire voglia di approfondire le loro “pillole”.
Noi dell’Edicola Elbana ci limitiamo ad aggiungere una breve cronologia relativa al periodo preso in esame nel video, tratta dal sito del Circolo Culturale Sandro Pertini Dell’Elba
https://www.circolopertinielba.org/index.php
- 1925. E’ arrestato il 22 maggio per aver diffuso un manifesto antifascista dal titolo “Sotto il barbaro dominio fascista”. Il 3 giugno viene condannato a 8 mesi di reclusione, che però non sconta grazie ad un’amnistia.
- 1926. Viene condannato a cinque anni di confino. Si rifugia a Milano. Partecipa all’organizzazione della fuga di Filippo Turati in Francia, dove espatria egli stesso.
In Francia lavora come muratore e come comparsa nel cinema. A Nizza sarà processato per il suo impegno politico.
- 1927. Il 14 settembre è condannato in contumacia a 10 anni di reclusione.
- 1929. Il 20 marzo rientra in Italia con un passaporto falso.
E’ arrestato a Pisa il 14 aprile.
In novembre è condannato dal Tribunale Speciale per la difesa dello Stato a dieci anni e nove mesi di reclusione.
- 1931. Dall’ ergastolo di S. Stefano viene trasferito a Turi (Bari), dove incontra Gramsci, ma è di nuovo trasferito presso il carcere sanatorio giudiziario di Pianosa.
- 1935. Il 10 settembre arriva a Ponza come confinato politico.
- 1940. Il 20 settembre viene riassegnato al confino per cinque anni da trascorrere tra Ponza e Ventotene dove incontra, tra gli altri, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi.
- 1943. A seguito della caduta del fascismo, nel luglio, viene rimesso in libertà. A Roma diventa vicesegretario del Partito Socialista. Entra nella giunta militare del CLN.
Arrestato dai nazi-fascisti, viene condannato a morte ed internato nel carcere di Regina Coeli.
- 1944. Il 25 gennaio riesce ad evadere dal carcere insieme a Saragat ed altri grazie ad una azione partigiana.
In maggio parte per Milano e rappresenta il PSIUP nel Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Nell’estate partecipa alla liberazione di Firenze.
- 1945. Agli inizi dell’anno conosce a Torino Carla Voltolina, staffetta partigiana, che diventerà sua moglie.
Nella sua qualità di comandante militare del CLN, dirama l’ordine dell’insurrezione di Milano del 25 aprile e partecipa alla votazione della condanna a morte di Mussolini.