Ma perché ti sei innamorato del rugby ?
Gli amici della mia gioventù fanno fatica a capirlo perché il rugby devi averlo vissuto per amarlo.
Vissuto, non per forza giocato !!!
Ho peccato, sono stato un calciatore per venticinque anni.
Simulatore in verità no, sempre a protestare con l’arbitro in realtà no, egoista non direi, duro nei tackle, questo si.
Un calciatore pentito che ama il rugby quando insegna a diventare una persona migliore piuttosto che un vincente a tutti i costi, un padre felice nel vedere i propri figli crescere nel rugby ed essere diventati, anche grazie a questo, persone per bene.
Spero di essere stato un presidente che ha creduto nel rispetto reciproco, nella squadra e nella bontà del confronto anche aspro, se franco e sincero.
Ho vissuto e vivo il rugby quotidianamente dentro e fuori dal campo, ho cercato di conoscerlo sempre meglio in tutte le sue sfaccettature e di essere utile a questo sport.
Nonostante questo non sarò mai un rugbysta.
Tuttavia ciò non mi impedisce di amarlo e di amarne anche i difetti.
Rugby è voler premiare tutti i ragazzi perché tutti hanno vinto avendo messo in campo ciascuno il suo massimo.
Rugby sono le decine e decine di genitori, dirigenti, giocatori, ex giocatori e appassionati che mettono gratuitamente a disposizione del Club il loro tempo per cucinare, tracciare o servire.
Rugby è la birra attesa tutta una giornata e bevuta in compagnia con il meritato sorriso sui volti.
Rugby è il bambino che a fine giornata e dopo il terzo tempo mi viene incontro e mi dice inaspettatamente “grazie per tutto” facendomi passare improvvisamente tutta la stanchezza.
Rugby è sapere che anche quest’anno saremo riusciti ad onorare il ricordo di Juba nel migliore dei modi.
Rugby è la sintesi della diversità, della comunione d’intenti.
Rugby è il fondere esperienze, attitudini, capacità e storie personali diverse l’una dall’altra ma unite dall’amore per uno sport e dal desiderio di essere domani persone migliori.
Questo è il nostro trofeo Pesciolino, l’essenza del Rugby.
Gli amici della mia gioventù fanno fatica a capirlo perché il rugby devi averlo vissuto per amarlo.
Vissuto, non per forza giocato !!!
Ho peccato, sono stato un calciatore per venticinque anni.
Simulatore in verità no, sempre a protestare con l’arbitro in realtà no, egoista non direi, duro nei tackle, questo si.
Un calciatore pentito che ama il rugby quando insegna a diventare una persona migliore piuttosto che un vincente a tutti i costi, un padre felice nel vedere i propri figli crescere nel rugby ed essere diventati, anche grazie a questo, persone per bene.
Spero di essere stato un presidente che ha creduto nel rispetto reciproco, nella squadra e nella bontà del confronto anche aspro, se franco e sincero.
Ho vissuto e vivo il rugby quotidianamente dentro e fuori dal campo, ho cercato di conoscerlo sempre meglio in tutte le sue sfaccettature e di essere utile a questo sport.
Nonostante questo non sarò mai un rugbysta.
Tuttavia ciò non mi impedisce di amarlo e di amarne anche i difetti.
Rugby è voler premiare tutti i ragazzi perché tutti hanno vinto avendo messo in campo ciascuno il suo massimo.
Rugby sono le decine e decine di genitori, dirigenti, giocatori, ex giocatori e appassionati che mettono gratuitamente a disposizione del Club il loro tempo per cucinare, tracciare o servire.
Rugby è la birra attesa tutta una giornata e bevuta in compagnia con il meritato sorriso sui volti.
Rugby è il bambino che a fine giornata e dopo il terzo tempo mi viene incontro e mi dice inaspettatamente “grazie per tutto” facendomi passare improvvisamente tutta la stanchezza.
Rugby è sapere che anche quest’anno saremo riusciti ad onorare il ricordo di Juba nel migliore dei modi.
Rugby è la sintesi della diversità, della comunione d’intenti.
Rugby è il fondere esperienze, attitudini, capacità e storie personali diverse l’una dall’altra ma unite dall’amore per uno sport e dal desiderio di essere domani persone migliori.
Questo è il nostro trofeo Pesciolino, l’essenza del Rugby.
Il Presidente Elba Rugby
Gabriele Mazzei