Brigata Sassari, la leggenda dei “Dimonios” sbarca sull’isola
Cerimonia con le più alte autorità civili e militari dell’isola d’Elba e conferenza con il tenente colonnello Pasquale Orecchioni, Direttore del Museo della Brigata Sassari. A Capoliveri una giornata interamente dedicata ai “Diavoli sardi”, artiglieri della Prima guerra mondiale. L’evento è a cura dell’Associazione culturale sarda “Bruno Cucca” con il patrocinio di Regione Sardegna, Comune di Capoliveri, Fasi, Sarda Tellus ed Eurotarget
Non un inno alla guerra, specie di questi tempi bui in cui conflitto e distruzione toccano purtroppo ancora e di nuovo l’Europa, ma una pagina di coraggio, ardore e audacia indimenticata. Forse sconosciuta alla maggioranza degli Italiani, ma certamente non ai Sardi. Stiamo parlando della leggenda dei Dimonios, nata, si racconta, da una rissa furiosa e diventata l’emblema dell’orgoglio sardo. Siamo nel 1914, quando a Genova un manipolo di artiglieri sardi si ribella alle violenze, ai soprusi e alle angherie dei più numerosi commilitoni “continentali”, dai quali sono sistematicamente vessati e umiliati. I sardi sono pochi, piccoli di statura e comunicano tra di loro in una lingua incomprensibile agli altri soldati; ne scaturisce una rissa furibonda finita a favore dei sardi. Le alte gerarchie militari restano impressionate dalla tempra e dal coraggio dimostrati dal piccolo gruppo di artiglieri e forse è questa la scintilla che porta alla decisione di costituire, unica in Italia, una unità formata esclusivamente da soldati provenienti dalla stessa Regione. «Una brigata di questa gente può vincere qualsiasi guerra» si scriverà più tardi di loro.
La Brigata nasce dal 152° Reggimento Fanteria Sassari, che nel 1915 si forma a Tempio Pausania. Con il gemello 151° costituisce una sezione atipica della Forza Armata, composta e comandata esclusivamente da sardi.
Sostenuta da uno spirito combattivo e una coesione al di sopra della media, l’unità si fa presto conoscere sui campi di battaglia. Gli austro-ungarici chiameranno “diavoli” questi soldati piccoli, aggressivi e particolarmente capaci nel combattimento ravvicinato. Lusingati dal nomignolo scelto dal nemico, i sardi si chiameranno da allora “Dimonios”.
Di questa indimenticata pagina della storia del nostro Paese parlerà il 16 aprile prossimo il tenente colonnello Pasquale Orecchioni, Direttore del Museo della Brigata Sassari. Dopo una cerimonia in Piazza Matteotti, cui parteciperanno le autorità civili e militari dell’Isola, Orecchioni descriverà il valore di quei soldati e dell’anima
sarda durante il primo conflitto mondiale nel corso di una conferenza, prevista per le ore 15 presso il Teatro Flamingo e aperta a tutta la cittadinanza. La prima organizzata all’Elba sulla valorosa Brigata Sassari.