Napoleone Bonaparte nasce a Ajaccio (Corsica) il 15 agosto 1769 e muore a Longwood, sull’Isola di Sant’Elena il 5 maggio 1821. E’ stato un politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica.
“Vai, lo sapevo, ora anco quelli dell’Edicola Elbana si sò montati’l capo e ci vogliono fà lez(z)ione di storia” penseranno i nostri amici lettori… per carità, nessuna lezione di storia (noi a scuola ci scrivevamo le date sul palmo della mano) ma, se andate a rivedere l’inizio dell’articolo, non vi puo’ sfuggire che il 5 maggio è appena passato da qualche decina di ore. Sul 5 Maggio è stata addirittura scritta una poesia (non chiedeteci l’autore, perchè dopo tanti anni l’inchiostro sulla mano ci si è ormai scolorito).
Allora…la data è importante, Napoleone per noi elbani è stato importante — poi spiegheremo come — ma ultimamente sembra un po’ dimenticato, soprattutto dai Comuni, dalle organizzazioni, dai siti che si occupano di promozione turistica, in poche parole da tutte quelle persone e entità che parlano sempre di diversificare l’offerta turistica puntando non solo sulle spiagge e sulla natura ma anche su richiami di carattere storico e culturale.
Napoleone per l’Elba ha fatto molto (direttamente e indirettamente): ha fatto costruire diverse strade tra un paese e l’altro come quella tra Portoferraio e Marciana, è stato il primo sponsor turistico della nostra isola prima del turismo balneare del dopoguerra e quando nel 2014 la crisi si faceva sentire anche da noi è stato festeggiato il duecentesimo anniversario del suo arrivo all’Isola d’Elba. Già, nel 2014 era tutto “napoleonico”, si metteva Napoleone anche dove non c’entrava di suo, mancava qualcuno che si vantasse che qualche sua antenata era stata con lui per far credere di essere suo discendente illegittimo… e poi il buio.
Sì, voi direte “Ma Napoleone era francese, e i francesi ci hanno presi pel culo con la Pizza al Coronavirus”… eh no, Napoleone era Corso, era un isolano duro come la margassite e nemico dei compromessi, proprio come noi, praticamente un nostro cugino.
Chi meglio di lui potrebbe aiutarci a rilanciare l’Isola d’Elba, magari con un poster del famoso quadro in cui è a cavallo indossando una mascherina o mentre fa a fette il Coronavirus con la spada? Da grande stratega che era, come lo avrebbe combattuto lui il virus?
Le idee ve le abbiamo date, la simpatica tirata d’orecchie ve l’abbiamo data, le date son sempre quelle e basta segnarsele… viva Napoleone, viva l’Elba.
E.E.R.I.C. (Edicola Elbana Riunita In Conclave)