Da qualche giorno è in edicola il nuovo numero del “Lo Scoglio”, il n°126.
Per chi non lo conoscesse è un quadrimestrale fondato ben 40 anni fa da Aulo Gasparri e Fortunato Colella che principalmente tratta della storia, la cultura e le tradizioni della nostra isola.
Basta sfogliare i fascicoli andati in stampa e scorrere l’elenco degli autori dei redazionali per rintracciare le firme di notissimi giornalisti, di scrittori famosi, di cultori appassionati della storia dell’isola. Solo per citarne alcuni, basterà ricordare l’intensa collaborazione di Carlo Laurenzi, Oreste Del Buono, Gaspare Barbiellini Amidei, Alfredo Cattabiani, Giorgio Varanini, Ernesto Ferrero, Emerico Giachery, Luigi Berti, Raffaello Brignetti, ma anche gli interventi di Indro Montanelli, Natalia Aspesi, Gian Mario Benzing, Paolo Guzzanti.
Purtroppo però il tempo scorre inesorabilmente, diversi collaboratori storici hanno mollato, altri hanno annunciato che non sono più in grado di assicurare la continuità del loro impegno nell’attività redazionale. Del resto “Lo Scoglio” è un giornale fatto da volontari e, si sa, il volontariato esige tanta energia ed un forte entusiasmo giovanile. Prerogative che, salvo alcune eccezioni, non distinguono l’attuale Comitato di Redazione.
Così nel numero precedente (n° 125) la rivista ha comunicato ai suoi lettori che con la fine dell’anno “Lo Scoglio” avrebbe sospeso le pubblicazioni.
Dopo questa notizia, con stupore della redazione, la rivista ha ricevuto molto affetto dai lettori, ma soprattutto, da parte di alcuni, la disponibilità a dare una mano per far si che vada avanti.
Dopo varie riunioni la redazione da deciso, al contrario di quanto detto nello scorso numero, che “Lo Scoglio” continuerà le pubblicazioni.
Sarà sempre la stessa rivista, in una veste aggiornata e con l’ampliamento della redazione con l’innesto di collaboratori più giovani, nella speranza di fare un cammino più lungo possibile.
L’edicola Elbana è vicina a questa rivista e invita tutti a sostenerla, anche solo leggendola. Sarebbe un peccato per tutti e soprattutto per la nostra isola perderla.