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Lettere nell’aria e emozioni fluttuanti all’ITCG Cerboni

Si è cel­e­bra­ta oggi all’ITCG Cer­boni la gior­na­ta di sen­si­bi­liz­zazione sul­la vio­len­za con­tro le donne. L’Istituto ha infat­ti orga­niz­za­to un con­test in cui i pro­tag­o­nisti, ragazzi e docen­ti, han­no fotografa­to, dis­eg­na­to, scrit­to e can­ta­to le “Emozioni delle donne”.
Alla pre­sen­za di una giuria di esper­ti nelle cat­e­gorie foto, dis­eg­ni, poe­sia e musi­ca, ha pre­mi­a­to con una medaglia, corre­da­ta da nas­tro rosso, i vinci­tori: Alessan­dro Bruno del­la 3a grafi­co per la fotografia, Alessan­dra La Mar­ca di 4a Grafi­co per il dis­eg­no. Per la poe­sia Auro­ra Mazzei e per la cat­e­go­ria musi­ca Deme­tra Tegas, entrambe del­la del­la 4a Tur­is­mo, che con la can­zone “Res­pi­rare” è rius­ci­ta a far com­muo­vere alun­ni e docen­ti pre­sen­ti in aula Magna. In segui­to, alla pre­sen­za del­la Diri­gente sco­las­ti­ca, dell’assessora all’istruzione alle pari oppor­tu­nità, del Pres­i­dente del Con­siglio di Isti­tu­to e del­la rap­p­re­sen­tan­za degli alun­ni del­la scuo­la è sta­ta inau­gu­ra­ta una panchi­na rossa, per ricor­dare tutte le vit­time di vio­len­za. Ma sen­za alcun dub­bio, l’opera che più ha col­pi­to ed è sta­ta l’installazione nell’atrio,

“Let­tere nell’aria”, che non sarebbe sta­ta pos­si­bile sen­za il coor­di­na­men­to del­la Pro­fes­sores­sa Rosana Oscos e la col­lab­o­razione dei col­leghi Ermes Sas­saroli, Pao­lo Lam­bar­di, Ari­an­na Benas­si, Enri­co Mazzei, Gra­ziel­la Bel­li­na che insieme alle col­lab­o­ra­tri­ci Emanuela e Desi e di alcu­ni stu­den­ti del­la 3a Agraria e 3a Infor­mat­i­ca:
in par­ti­co­lare ci teni­amo a ringraziare per le idee e la real­iz­zazione gli alun­ni Alice La Roc­ca, Chiara Vai, Ilary Vig­giani, Leonar­do Pieruli­vo e Vir­ginia Vachi­no, Daniele Toc­chi, Edoar­do Diana, Joara Balestri­ni, Ramona Ior­dache, Niroj Capogrosso e Loren­zo Marangon, che han­no scel­to di scri­vere la loro poe­sia pro­prio nell’aria, attra­ver­so un insieme di let­tere che flut­tua nel vuo­to.
“Le let­tere sono volu­ta­mente in dis­or­dine, quel dis­or­dine che tante volte ci invade e per un atti­mo non siamo più capaci di ordinare. Alcune di esse, in rosso, potreb­bero dare la soluzione al dis­or­dine se si rius­cisse a trovare un sen­so. Si trat­ta del­la paro­la amore,che se let­ta in tem­po potrebbe allon­ta­n­ar­ci dal­lo sce­nario vio­len­to”
Ded­i­ca­ta a tutte le per­sone che usano un altro lin­guag­gio espres­si­vo e occu­pano uno spazio invis­i­bile, magico,che quo­tid­i­ana­mente igno­ri­amo. “Le scarpe a ter­ra sono le nos­tre, le tue, le sue, legate da un filo rosso che cuce la sce­na”
Quat­tro le parole chi­ave: vita, mater­nità, lot­ta, pro­fu­mo. Parole scelte pen­san­do alle nos­tre mamme, ci dicono i ragazzi. E al cen­tro, ben vis­i­bile dall’alto, una scarpa rossa con il tac­co rot­to. L’Installazione diven­ta quin­di spazio inter­at­ti­vo, ci dice la Pro­fes­sores­sa Oscos, che si può per­cor­rere ed occu­pa in ver­ti­cale tut­ta la scuo­la, con l’idea di abbrac­cia­re lo spazio nel­la sua interez­za. Un’opera per­cor­ri­bile cre­a­ta con il cuore di chi scrive nell’ aria.
Il comi­ta­to orga­niz­za­ti­vo, ci tiene tan­tis­si­mo a ringraziare la giuria, com­pos­ta dal­la Pro­fes­sores­sa Lucia Tac­co­la, dal­la Pro­fes­sores­sa Maria Gisel­la Catuog­no, da Clau­dia Col­na­go, da Ste­fano Regi­ni, meglio conosci­u­to come “Stix” e dal­la Pres­i­dente, Pro­fes­sores­sa Delia Scot­to. Ma in par­ti­co­lar modo, questo even­to non sarebbe sta­to pos­si­bile sen­za i ragazzi del­la 5a e del­la 3a Agrario, coa­d­i­u­vati dai Pro­fes­sori Petri e D’Angelo, che han­no cre­ato una zona dell’ingresso apposi­ta per la panchi­na.
I ringrazi­a­men­ti sono doverosi anche agli uffi­ci di seg­rete­ria e ai col­lab­o­ra­tori sco­las­ti­ci che ci sup­por­t­ano di real­iz­zare questi momen­ti di alta qual­ità pro­pri di una scuo­la atti­va e nat­u­ral­mente alla nos­tra Diri­gente, Prof.ssa Lorel­la Di Bia­gio.
L’iniziativa è rius­ci­ta final­mente, dopo due anni di lock­down, a riu­nire tut­ta la comu­nità sco­las­ti­ca e a ricor­dar­ci l’importanza del­la lib­ertà e del rispet­to, del­la non vio­len­za e del­lo stare insieme.

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