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Il Comune di Portoferraio celebra la ricorrenza del 4 novembre

Sono pro­se­gui­te  le cele­bra­zio­ni pro­mos­se dal comu­ne di Por­to­fer­ra­io in occa­sio­ne del­la ricor­ren­za del 4 novem­bre, gior­na­ta dell’Unità Nazio­na­le e del­le for­ze arma­te che ave­va­no avu­to ini­zio mer­co­le­dì scor­so con la depo­si­zio­ne, da par­te del sin­da­co Ange­lo Zini, di un maz­zo di fio­ri al cip­po in memo­ria dei cadu­ti e dei disper­si in guer­ra situa­to all’interno del cimi­te­ro comu­na­le. Alle 11, nel­la Chie­sa del San­tis­si­mo Sacra­men­to, alla pre­sen­za del­le auto­ri­tà civi­li e mili­ta­ri e dei rap­pre­sen­tan­ti del­le asso­cia­zio­ni com­bat­ten­ti­sti­che e d’Arma, il par­ro­co don Ser­gio Tre­spi ha offi­cia­to una san­ta Mes­sa in memo­ria dei cadu­ti di tut­te le guer­re. Suc­ces­si­va­men­te è sta­ta depo­sta una coro­na di allo­ro al monu­men­to ai Cadu­ti in piaz­za del­la Repub­bli­ca, salu­ta­ta dal­le note del ‘Silen­zio’ ese­gui­to dal­la trom­ba del­la Filar­mo­ni­ca Giu­sep­pe Pie­tri. Ha, infi­ne, pre­so la paro­la il sin­da­co Ange­lo Zini per il con­sue­to inter­ven­to cele­bra­ti­vo.

“Quel­la del 4 novem­bre – ha det­to i l pri­mo cit­ta­di­no — è un ricor­ren­za che nel­la memo­ria col­let­ti­va è rite­nu­ta un po’ di secon­do pia­no rispet­to ad altre come il 2 giu­gno od il 25 apri­le pro­ba­bil­men­te per­chè si rife­ri­sce ad un even­to mol­to lon­ta­no nel­la sto­ria. Pur­trop­po anche se sono pas­sa­ti più di 100 anni da esso, nell’area euro­pea lo spet­tro del­la guer­ra è anco­ra pre­sen­te. Dob­bia­mo per­ciò con­ti­nua­re a cele­bra­re una gior­na­ta come que­sta per­chè non fa dimen­ti­ca­re alcu­ni valo­ri fon­da­men­ta­li che devo­no accom­pa­gnar­ci tut­ti i gior­ni che sono la demo­cra­zia, la pace, la soli­da­rie­tà e lo sta­re insie­me. Ricor­da­re l’unità nazio­na­le e la memo­ria di tut­ti i nostri com­pa­trio­ti cadu­ti per difen­de­re gli idea­li a que­sti valo­ri a cui quo­ti­dia­na­men­te dob­bia­mo ispi­rar­ci è dove­ro­so. Ed è dove­ro­so tri­bu­ta­re un gran­de rin­gra­zia­men­to alle nostre for­ze arma­te, alle nostre for­ze dell’ordine ed alle nostre poli­zie muni­ci­pa­li. Vale dire a tut­ti colo­ro che, in tem­po di pace, garan­ti­sco­no la pace”.

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