Martedì siamo stati in compagnia di Alvaro Claudi, in contemporanea con l’uscita del suo ultimo libro, il decimo, dal titolo “MUGELLO TERRA MIA — Ricette, storie e ricordi di ieri e dell’altro ieri”, un omaggio alle sue origini mugellane.
Alvaro non avrebbe bisogno di presentazioni, anche perché non sapresti da dove iniziare: Chef, Insegnante, Scrittore, Divulgatore, etc.
Noi in questa occasione lo abbiamo battezzato “Antropologo Culinario”, perché da un piatto finito, cucinato, non si parla di ricette e tempi di cottura, ma si inizia con la gastronomia attraverso la quale si toccano le caratteristiche storiche e di provenienza degli alimenti, del perché un piatto nasce in determinato posto, degli aspetti sociali, culturali ed economici di un popolo, dove le contaminazioni culinarie derivano dalla convivenza tra individui, che poi la storia ha miscelato e pacificato proprio nella cucina.
La pace l’ho immaginata come una bella tavola imbandita di leccornie provenienti da tutto il mondo e intorno persone di razze differenti che mangiano, bevono e raccontano qualcosa del loro paese.
Che dire, siamo stati catturati per più di un’ora dalle sue parole intrise di sapere, che non sarebbero bastate se Alvaro non avessi un ulteriore dono, quello di saperle trasmettere, tramandare con semplicità, così che ti restano come quando hai finito un piatto cucinato come Dio, Budda o Allah (o chi volete al posto loro) comanda.
Quindi buona visione