Oggi siamo chiamati a decidere il futuro amministrativo di 3 Comuni e già questo è un bell’impegno, ma non basta, perché siamo chiamati anche a votare su 5 schede referendarie, scegliendo tra un No o un Si, e cioè se decidiamo di modificare una parte delle norme che regolano i comportamenti della Magistratura, che negli ultimi tempi ha mostrato alcune criticità. Se i votanti per i Referendum dovessero superare il quorum, allora se vincessero i No tutto resterebbe com’era, se vincessero i SI si darebbe un impulso al cambiamento.
Votare è un diritto ed un dovere.
Fulvio Di Pietro