Il confronto può essere utile e costruttivo quando è democratico quindi firmandosi e ascoltando gli altri anche se si pensa che non abbiano argomenti. Il confronto deve essere anche rispettoso perché nessuno ha la migliore verità in tasca. Mi riferisco ai due post letti su “camminando.org” del 20 e 21 febbraio dal titolo “Propofol” e “120” e “X esperti di soccorso” regolarmente anonimi per la paura di essere riconosciuti e soppesati. (è dura mettere la faccia) Gli estensori chiudono i loro scritti offendendo il lettore accusandolo quasi di non saper leggere, di far politica e di non capire come funziona ora la sanità Elbana.
Ma veniamo alle cose serie. E’ giusto che si rinnovi l’offerta per una migliore sanità territoriale e una più snella emergenza/urgenza ma togliere i medici di emergenza dall’ambulanza medicalizzata che all’Elba ha salvato molte vite umane, non è mai un migliorare ma è sempre un peggioramento dell’offerta sanitaria al cittadino Elbano. (vedi guardie mediche, ematologo, dermatologo, terapia sub intensiva, assistenza domiciliare, azzeramento degli esami diagnostici per immagine e moto altro). Ci è stato detto che questa nuova procedura prevede che il medico di turno all’emergenza territoriale nei ritagli di tempo deve andare al pronto soccorso per occuparsi dei codici bianchi ma, se scatta un codice rosso ha solo un paio di minuti per lasciare il bisturi e l’ago con i quali stava intervenendo su un paziente e correre dove è richiesto per un codice rosso perché l’infermiere non può intervenire per ovvie ragioni protocollari. Ora ditemi, ma questo medico non si cambia di camice? Non si lava? Non si disinfetta le mani? E l’igiene? E la sterilizzazione per quello che stava facendo? E’ assurdo e inaccettabile visto l’abbondanza dei medici che hanno aderito alla chiamata d’emergenza.
MA SE L’ASL IN CASO DI EMERGENZA TERRITORIALE METTE LA NOSTRA VITA IN MANO AD UN INFERMIERE E NON PIU’ A UN MEDICO ALLORA PERCHE’ NON FA LA STESSA COSA CON IL PRONTO SOCCORSO E I MEDICI CHE LIBERA NON LI MANDA NEI REPARTI DOVE SCARSEGGIANO?? (sembra che si sia scatenata una caccia all’inutile medico)
Ricordo che un infermiere da solo su mezzo di emergenza anche se preparato non PUO’ fare una tracheotomia, una toracocentesi, una amputazione d’emergenza di un arto, una terapia farmacologica di un infarto, di una aritmia. Non può fare né diagnosi né terapia mirata, le diagnosi e le decisioni terapeutiche le può fare solo il medico.
Personalmente e con tutto il rispetto per gli infermieri anche se preparati professionalmente, io nell’emergenza preferisco che sia un medico a soccorrermi.
Inoltre spero che finisca sta lagna che “c’è carenza generalizzata di medici” e “i medici non vogliono venire all’Elba” Nn la si pole più sentì. La direttrice generale ha dichiarato il 25 gennaio 2022, (Emergenza potenziata, pronti i letti sub-intensiva | Attualità PORTOFERRAIO (quinewselba.it) che grazie all’accordo stipulato con i medici dei emergenza ben 18 hanno aderito e sono disponibili a prestare servizio all’Elba.
Francesco Semeraro.