“La vita non inizia quando uno nasce, la vita inizia nel momento in cui si comincia ad amare”; incipit non banale per questo libro di Sandro Bonvissuto “La gioia fa parecchio rumore” (ed.Einaudi) che parte come un trattato filosofico sull’amore e si trasforma lentamente e prepotentemente, in un romanzo corale e familiare di grande forza narrativa.
La passione calcistica, quella vera, dura tutta la vita e proprio per questo nel libro oltre all’amore per la propria squadra, la Roma, l’autore tratteggia una serie di personaggi racchiusi in un microcosmo che piano piano si allarga: genitori, nonni, zii, amici, tutti uniti dalla fede giallorossa.
Le partite ascoltate alla radio con 90° minuto, le trasferte con i panini alla frittata, la sciarpa e la bandiera, simboli sacri da portare ovunque, tutto riporta il lettore ad un calcio di qualche anno fa, uno sport ancora non contaminato dalla pay-tv e dai diritti televisivi, forse più vero e genuino, più intimo, dove le delusioni si mescolano alla gioia e alla felicità, in un senso sportivo che va al di là di ogni risultato raggiunto dai propri beniamini.
Bellissime le pagine dedicate al giocatore numero 5 venuto dal Brasile, che merita anche la copertina del libro, alla retrocessione in B, poi allo scudetto e alla coppa dei Campioni (qualche anno fa si chiamava cosi..), alla gioia di una città intera. Un libro da leggere, anche per chi non ama il calcio.
Parola di libraia