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Anche l’Elba partecipa alla “caccia” alle meteoriti

 

L’Associazione Astro­fili Elbani e il Par­co Nazionale arcipela­go Toscano coin­volti in un impor­tante prog­et­to di ricer­ca sci­en­tifi­ca nazionale

Lo scor­so 1° otto­bre, ver­so le 01:05 di notte, una grossa stel­la cadente ha sol­ca­to i cieli del­la Toscana, risul­tan­do vis­i­bile a occhio nudo anche dall’isola d’Elba. Il pic­co­lo aster­oide, entra­to in atmos­fera a 17 km/s e quin­di lumi­nosis­si­mo, è poi appar­ente­mente scom­par­so nel nul­la ver­so nordest, sen­za las­cia­re trac­cia.

La scia lumi­nosa las­ci­a­ta dal­la mete­o­ra, però, non è sfug­gi­ta agli occhi di PRISMA, una rete di camere all-sky (in sostan­za, delle web­cam pun­tate ver­so il cielo), dis­tribuite in tut­ta Italia con lo scopo di mon­i­torare il pas­sag­gio delle mete­o­re più bril­lan­ti, a cui spes­so è asso­ci­a­ta la cadu­ta di un mete­orite. Adesso, cal­co­la­to con una cer­ta pre­ci­sione il pun­to di cadu­ta (nel­la zona tra Pra­to e Pis­toia), sono decine i volon­tari alla ricer­ca di un fram­men­to di roc­cia grande meno di un uovo, ma dall’enorme val­ore sci­en­tifi­co. I mete­ori­ti, infat­ti, sono le roc­ce più antiche del Sis­tema Solare e ci pos­sono rac­con­tare che cosa è suc­ces­so quan­do si sono for­mati il Sole e i pianeti, tra cui la Ter­ra.

La ril­e­van­za sci­en­tifi­ca del prog­et­to di ricer­ca e la neces­sità di espan­dere la cop­er­tu­ra osser­v­a­ti­va del­la rete di web­cam ha spin­to l’Associazione Astro­fili Elbani, da più di vent’anni impeg­na­ta nel­la divul­gazione dell’astronomia sul ter­ri­to­rio isolano e non solo, a intrapren­dere quest’importante col­lab­o­razione con l’Istituto Nazionale di Astrofisi­ca (INAF), che coordinerà la rac­col­ta e l’elaborazione dei dati rac­colti dal­la cam­era elbana.

La cam­era PRISMA elbana è sta­ta instal­la­ta sul Forte Inglese a Porto­fer­raio e mon­i­tor­erà il pas­sag­gio delle mete­o­re 24 ore su 24, anche di giorno, con lo scopo pri­mario di reg­is­trare il loro pas­sag­gio e di cal­co­larne l’orbita. Sarà pos­si­bile, così, con­tribuire alla ricer­ca e alla rac­col­ta delle mete­ori­ti, pro­prio come sta succe­den­do in questi giorni con la mete­o­ra del pri­mo otto­bre cadu­ta in Toscana. Lo stru­men­to per­me­t­terà anche di affinare i mod­el­li mete­o­ro­logi­ci per l’isola d’Elba, gra­zie alla con­tin­ua ripresa del­la cop­er­tu­ra nuvolosa.

Il Prog­et­to PRISMA, acron­i­mo che sta per “Pri­ma Rete Ital­iana per la Sorveg­lian­za di Mete­o­re e Atmos­fera”, è nato nel 2016 ed è coor­di­na­to dal Dott. Daniele Gar­di­ol dell’Istituto Nazionale di Astrofisi­ca (INAF) di Tori­no, che ha svolto un sopral­lu­o­go sull’isola lo scor­so agos­to. Ad oggi la rete è cos­ti­tui­ta da una cinquan­ti­na di camere sparse in tut­ta Italia. La pri­ma (e per adesso uni­ca) mete­orite iden­ti­fi­ca­ta e rac­col­ta attra­ver­so questo meto­do è quel­la di Cavez­zo (MO), ritrova­ta nei pri­mi giorni di gen­naio del 2020: i risul­tati sci­en­tifi­ci dell’analisi di ques­ta mete­orite sono sta­ti pub­bli­cati sulle più pres­ti­giose riv­iste inter­nazion­ali del set­tore.

Le immag­i­ni in diret­ta riprese dal­la cam­era PRISMA del Forte Inglese sono lib­era­mente con­sulta­bili al seguente sito: https://www.fripon.org/IMG/jpg/stations/RT_ITTO08.jpg

Il prog­et­to è sta­to sostenu­to e in parte finanzi­a­to dall’Ente Par­co Nazionale – sot­to­lin­ea il Pres­i­dente del PNAT Giampiero Sam­muri – e rien­tra tra gli obi­et­tivi che l’Associazione Astro­fili Elbani si è impeg­na­ta a real­iz­zare nell’ambito del­la Car­ta Euro­pea del Tur­is­mo Sosteni­bile per il quin­quen­nio 2021–2025. Il prog­et­to – con­clude Sam­muri – ha anche atti­va­to una profi­cua col­lab­o­razione tra PNAT e Asso­ci­azione Astro­fili Elbani per quan­to con­cerne la pro­gram­mazione di even­ti divul­ga­tivi che ver­ran­no pro­posti nei prossi­mi mesi”.

Con questo stru­men­to intrapren­di­amo per la pri­ma vol­ta la stra­da del­la ricer­ca sci­en­tifi­ca pro­fes­sion­ale in un ter­ri­to­rio anco­ra sprovvis­to di un osser­va­to­rio astro­nom­i­co – affer­ma Giulio Colom­bo, mem­bro dell’Associazione Astro­fili Elbani e respon­s­abile locale del fun­zion­a­men­to del­la cam­era – Adesso non ci res­ta che aspettare che cada la prossi­ma mete­o­ra bril­lante per andare a cer­care i fram­men­ti e con­di­videre i risul­tati delle ricerche con tut­ti.”

L’Associazione ringrazia il Par­co Nazionale Arcipela­go Toscano e il Comune di Porto­fer­raio, per l’ospitalità pres­so la strut­tura stor­i­ca del Forte Inglese. Un gra­zie spe­ciale anche alle Pro Loco elbane e ai sem­pre più numerosi appas­sion­ati che nel cor­so di questi anni han­no man­i­fes­ta­to il loro inter­esse nelle attiv­ità divul­ga­tive svolte dall’Associazione.

Per ulte­ri­ori infor­mazioni sul Prog­et­to PRISMA (http://www.prisma.inaf.it/) e sulle attiv­ità svolte è pos­si­bile con­tattare l’Associazione Astro­fili Elbani:

e‑mail: 

Face­book: https://www.facebook.com/astrofilielbani

Insta­gram: https://www.instagram.com/astrofilielbani/

E a sor­pre­sa, a soli sette giorni dal­la piena oper­a­tiv­ità del­la cam­era, è giun­ta la notizia del­la pri­ma grossa mete­o­ra inter­cetta­ta dal­lo stru­men­to elbano! Ecco­la qui (si veda la fotografia illus­tra­ta in alle­ga­to), immor­ta­la­ta durante il suo pas­sag­gio la mat­ti­na del 20/10/2021 alle 05:00 ora locale: è la strisci­a­ta bian­ca in alto a destra (sud­est). Osser­va­ta anche da altre dieci stazioni tra Toscana, Umbria, Emil­ia-Romagna, Lazio e Marche, si è poi spen­ta sul­la ver­ti­cale di Por­to S. Ste­fano, in pieno Mar Tir­reno, sen­za pro­durre fram­men­ti al suo­lo.

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