Un post, poche righe, ma un messaggio che arriva forte e chiaro a chi lo ha conosciuto sul campo e fuori: Michael Frangioni lascia il calcio giocato. Lo fa da capitano dell’Audace, con la serenità di chi ha dato tutto e ha ricevuto tanto, con la consapevolezza di chi ha chiuso “un percorso di vita meraviglioso” – parole sue – “nei migliori dei modi”. Nel suo messaggio, pubblicato sui social, c’è tutta l’essenza di un giocatore che ha sempre messo passione e dedizione davanti a tutto. Non importa la categoria, dice Michael: “l’emozione che si prova ad una vittoria o ad una retrocessione sono reali e molto forti”. Parole che raccontano bene il calcio vero, quello fatto di allenamenti sotto la pioggia, trasferte infinite, spogliatoi vissuti, ginocchia sbucciate e abbracci veri, sinceri, spesso immortalati dalle nostre telecamere. Un saluto che non è solo un arrivederci al pallone, ma anche un testimone lasciato alle nuove generazioni: “Spero di aver trasmesso la mia passione, la mia serietà, e il senso di appartenenza ai più giovani. Il mio compito è finito”. CAMPIONI, chiude il suo post. E in fondo, Michael campione lo è stato davvero. Non tanto per i trofei – che comunque ci sono – ma per lo spirito con cui ha indossato la maglia dell’Audace, con orgoglio, responsabilità e amore.Buona vita, capitano. E grazie, siamo stati onorati di aver in piccola parte, contribuito a documentare gli ultimi anni della tua carriera.
Quelli dell’Edicola Elbana
