Quando una strada scompare, non è solo asfalto che si sgretola. È memoria, quotidianità, radici. Asia, 24 anni, lo sa bene. I fatti che hanno reso impraticabile una via fondamentale per la sua comunità ha lasciato dietro di sé non solo macerie, ma anche un senso profondo di isolamento. Ora, però, Asia ha deciso di reagire. Vuole farsi sentire, insieme a chi come lei ha visto cambiare la propria vita da un giorno all’altro. E lo farà con un flash mob simbolico e partecipato, che si terrà alle Fornacelle il 26 aprile alle ore 10:30.
“E non riguarda solo voi, vero?”
Esatto. Il danno non ha colpito solo la mia famiglia. Quella strada oggi non può più essere utilizzata da nessuno: né da chi ci abita, né da chi la usava per andare al mare. Era un collegamento importante, ed è come se fosse stato strappato via un pezzo di territorio. Le persone sono isolate, ma lo sono anche le abitudini di tutti noi.
“E adesso arriva il flash mob. Di cosa si tratta?”
Vogliamo far capire che non siamo solo una notizia di cronaca: siamo persone, famiglie, storie vive. Il flash mob sarà un modo per gridarlo con forza, ma anche con arte e sensibilità.
Un gesto collettivo per non restare in silenzio. Un segno di speranza, ma anche una richiesta concreta: essere ascoltati.
Valerio Guerrini
