Mentre su Maremmaoggi.net si riaccende il dibattito sul tunnel sottomarino tra Elba e Piombino, noi dell’Edicola Elbana Show ci sentiamo in dovere di ricordare una cosa: siamo stati i primi a dare voce a Riccardo Cacelli, il manager di Cavo che per primo lanciò l’idea nel 2019.
Oggi il progetto torna sotto i riflettori, complice l’intervento di Simone De Rosas, segretario del PD elbano e della Val di Cornia, e il fatto che nel resto d’Europa i tunnel sottomarini siano ormai realtà consolidate. Lo è il Fehmarnbelt tra Danimarca e Germania, lungo 18 chilometri, lo sono le gallerie delle isole Faroe, e perfino nel 1845 sotto il Tamigi già passavano pedoni. Insomma, la tecnologia c’è.
Ma l’Elba è pronta?
Secondo Cacelli, i vantaggi sarebbero enormi:
Trasporti e logistica: basta traghetti bloccati, benzina cara e problemi di rifornimenti
Sanità: tempi più brevi per i trasferimenti sanitari e per chi fa terapia sulla terraferma
Turismo: stagione più lunga, crescita del 30–40 percento nel movimento di veicoli
Energia e infrastrutture: possibilità di metanizzare l’isola e migliorare la rete idrica ed elettrica
Eppure le resistenze non mancano. Secondo Cacelli, parte del mondo economico locale teme la concorrenza e la fine del privilegio dell’insularità che tiene in piedi certe dinamiche turistiche. Aprire l’Elba tutto l’anno metterebbe in difficoltà chi ha costruito il proprio business sulla stagionalità.
Ma siamo sicuri che mantenere l’isola in una bolla sia davvero il meglio per il futuro? Un tunnel sarebbe una condanna o una rinascita?
La discussione è aperta. Noi, nel frattempo, continueremo a raccontarla.
Per leggere tutta l’intervista di Riccardo sul sito maremmaoggi.net clicca sul link:
Tunnel Elba-Piombino, Cacelli: «Adesso l’opera è realizzabile»
