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Dillo all’Edicola: Autobus e traghetti: il capolavoro delle coincidenze… mancate

Che l’Elba non sia famo­sa per la sua effi­cien­za nei tra­spor­ti lo sape­va­mo. Ma qui stia­mo rasen­tan­do la com­me­dia dell’assurdo. E a quan­to pare, il Comu­ne di Rio e chi dovreb­be occu­par­si del­la mobi­li­tà loca­le non han­no anco­ra capi­to una cosa ele­men­ta­re: gli auto­bus ser­vo­no per por­ta­re la gen­te da un posto all’altro, pos­si­bil­men­te in ora­ri uti­li. E inve­ce no, per­ché qui le coin­ci­den­ze tra tra­ghet­ti e auto­bus sem­bra­no stu­dia­te da un sadi­co pia­ni­fi­ca­to­re di disa­gi. A Rio Mari­na, il pull­man arri­va alle 8:45 e ripar­te alle 9:15, pro­prio men­tre il tra­ghet­to del­la Tore­mar sca­ri­ca i pas­seg­ge­ri. Risul­ta­to? La gen­te sbar­ca, guar­da l’autobus allon­ta­nar­si e si chie­de se stia viven­do in un brut­to sogno. Ma nien­te pau­ra: si può sem­pre aspet­ta­re il pros­si­mo… tra qual­che ora. A Cavo la situa­zio­ne non miglio­ra: il cata­ma­ra­no arri­va alle 8:55, l’autobus par­te alle 9:00. Cin­que minu­ti, un las­so di tem­po per­fet­to per… non fare in tem­po. Chi sbar­ca può giu­sto goder­si il pri­vi­le­gio di vede­re il pull­man par­ti­re men­tre è anco­ra alle pre­se con lo sbar­co. Un ser­vi­zio da pre­mio Nobel del­la disor­ga­niz­za­zio­ne. E il bel­lo è che qual­cu­no si è final­men­te accor­to del­la cosa. Il con­si­glie­re Pier Lui­gi Casi­ni ha sol­le­va­to il pro­ble­ma in Comu­ne, chie­den­do all’assessore ai por­ti e alla mobi­li­tà se abbia inten­zio­ne di fare qual­co­sa o se si limi­te­rà a con­tem­pla­re l’inefficienza come un’opera d’arte astrat­ta. Doman­de leci­te, per­ché la situa­zio­ne non è nuo­va e la rispo­sta, fino­ra, è sem­pre la stes­sa: silen­zio asso­lu­to o giu­sti­fi­ca­zio­ni da bar­zel­let­ta. Ora, l’assessore Man­cu­si cosa farà? Scri­ve­rà all’azienda Auto­li­nee Tosca­ne, alla Pro­vin­cia di Livor­no, alla Regio­ne Tosca­na? O con­ti­nue­rà con la stra­te­gia del “vedia­mo, valu­tia­mo, appro­fon­dia­mo” men­tre i cit­ta­di­ni resta­no a ter­ra, baga­gli in mano e bestem­mie in bocca?Perché la mobi­li­tà è un dirit­to, non un ter­no al lot­to. E sareb­be anche ora che qual­cu­no lo capis­se.

Mar­cel­lo

 

 

Un commento

  1. Manuela

    Dite­gli di chia­ma­re diret­ta­men­te il mini­stro dei tra­spor­ti, un cer­to Sal­vi­ni. Lui è bra­vo a risol­ve­re i pro­ble­mi.

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