Dopo i finti carabinieri, ecco il finto operaio: truffa oppure un povero Cristo che davvero lavora?
Dopo la saga dei finti carabinieri, arriva la truffa del finto operaio.
Nei gruppi WhatsApp elbani avevamo appena finito di fa identikit dei tre finti Carabinieri che stamani ci semo alzati co un’altra paranoia: ” Occhio che gira uno losco che si aggira pè le case vestito da operaio e dice che deve legge i contatori” Ora va bene tutto ma a regola da un po’ i contatori li leggono dalle su case, un c’e’ più l’omino che va’ uscio uscio a legge, e poi di solito quello che veniva uscio uscio lo conoscevi.…
Quindi, direbbe il nostro Mughini, chi abbiamo davanti?
Se un carabiniere finto è riconoscibile, diciamocelo, a parte la divisa, spesso ha la credibilità di un venditore di enciclopedie anni ’90, il finto operaio è tutta un’altra storia. Caschetto? Ce l’ha. Tuta? Pure. Cacciavite? Ovviamente. Ma come si distingue un truffatore da un operaio vero?
Se lavora davvero, non è un truffatore, ma un caso raro.
Se ti chiede di entrare per controlli “a caso”, potresti aver beccato il finto tecnico.
Se scappa quando sente “aspetta che sorte il mi nipote che è maresciallo”, l’hai sgamato.
La soluzione? ehhhh se la scrivo pe come la penso succede un cataclisma, i buonisti insorgono al balzello…” ehhhh ste cose unsidicheno e nemmeno si penseno”.…( e li spero che li vadino dentro le su case), ok, allora posso sperà che bussino all’uscio sbagliato e che trovino uno che li lega a un leccio e li piglia a cintolettate come facevano li vecchi quando noi eremo bamboli?
Poi oh, se davvero fosse uno che lavora unsenabbia a male, maddè ultimamente ci semo abbastanza rotti i coglioni.…semo all’Elba e semo d’inverno…unnavemo voglia di stacci a confonde co le merde.…non me ne vogliano le merde.
Lo Zio
