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La notizia che la nuova legge di bilancio non ha rinnovato il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile desta anche all’isola d’Elba una forte preoccupazione per le importanti ricadute sul territorio

Il ris­chio è sospendere anche a liv­el­lo locale il grande cantiere educa­ti­vo mes­so in cam­po da vari anni, volto al raf­forza­men­to del­la comu­nità edu­cante e alla costruzione di oppor­tu­nità per chi cresce sul­l’iso­la. Un com­pi­to nec­es­sario che non va fer­ma­to pro­prio ora, per­ché solo con il con­tin­uo impeg­no nel tem­po e con l’al­lean­za di sogget­ti diver­si che coop­er­a­no, così come sanci­to dal­l’ar­ti­co­lo 118 del­la Cos­ti­tuzione, si pos­sono ottenere risul­tati effi­caci.
Da anni all’El­ba una fit­ta rete di per­sone ha prog­et­ta­to e real­iz­za­to lab­o­ra­tori educa­tivi, even­ti pub­bli­ci, con­veg­ni per pro­fes­sion­isti, tante attiv­ità volte all’in­te­grazione sociale e alla sper­i­men­tazione di espe­rien­ze di cresci­ta pen­sate per e con i gio­vani e le loro famiglie. E non solo: ci si è con­cen­trati anche sul­la pro­fes­sion­al­iz­zazione e val­oriz­zazione delle com­pe­ten­ze degli adul­ti in ambito sociale e educa­ti­vo, sen­za dimen­ti­care l’of­fer­ta di posti di lavoro e la costruzione di relazioni den­tro e fuori la comu­nità edu­cante locale.
Un lavoro inces­sante di ani­mazione sociale e di raf­forza­men­to delle tante realtà che oper­a­no sull’isola in ambito sociale ed educa­ti­vo inizia­to nel 2019 e anco­ra in piena attiv­ità. Un grande sfor­zo che coin­volge molte energie indi­vid­u­ali e col­let­tive, tra realtà pri­vate e isti­tuzioni locali. A questo si aggiunge la poca reperi­bil­ità dei dati sta­tis­ti­ci sul­lo sta­to dei servizi sociali ed educa­tivi all’El­ba, che è una delle ques­tioni su cui il ter­zo set­tore sa di dover lavo­rare. Pro­prio questo è uno dei pun­ti mes­si a prog­et­to per il futuro. Con la parte­ci­pazione anche dalle ammin­is­trazioni locali si potrebbe isti­tuire uno staff ded­i­ca­to. Il grande impeg­no mes­so in cam­po è sta­to pos­si­bile e lo è anco­ra gra­zie a un forte con­trib­u­to eco­nom­i­co del­l’im­pre­sa sociale Con i Bam­bi­ni, sogget­to attua­tore del Fon­do per il con­trasto del­la povertà educa­ti­va mino­rile. Tut­to questo sem­bra improvvisa­mente mes­so a ris­chio.
Il Fon­do è sta­to cos­ti­tu­ito con l’o­bi­et­ti­vo di rimuo­vere gli osta­coli eco­nomi­ci, sociali e cul­tur­ali che impedis­cono ai minori di accedere pien­amente all’istruzione. Quel­lo del­la povertà educa­ti­va è un prob­le­ma strate­gi­co. Per affrontar­lo non bas­tano le risorse pub­bliche, occorre met­ter­le insieme a quelle pri­vate. In questi anni, gra­zie ai ban­di di Con i Bam­bi­ni, anche all’El­ba siamo rius­ci­ti a dare risposte con­crete ai bisog­ni educa­tivi del­l’iso­la.
“Pen­so che sia asso­lu­ta­mente oppor­tuno riflet­tere local­mente su ciò che il nos­tro gov­er­no sta per­me­t­ten­do, riguar­do i temi che stan­no più a cuore a noi — affer­ma Michela Caristi, psi­coter­apeu­ta, oper­a­trice di Crescere Insieme Elba Iso­la di Comu­nità*. — Mi sen­to di dire che capire l’im­por­tan­za di inve­stire nel sociale è sem­pre com­p­lesso (al giorno d’og­gi e local­mente) poiché gli effet­ti non sono tan­gi­bili a breve ter­mine (come altri set­tori, vedi il tur­is­mo: se la sta­gione va bene in fon­do all’es­tate gli impren­di­tori ne han­no riscon­tro imme­di­a­to sti­lan­do i loro bilan­ci), e pos­so capire che per chi non è del set­tore ci siano resisten­ze. Ma se pren­di­amo il movi­men­to del nos­tro ter­ri­to­rio dal 2019 ad oggi, e con una pan­demia di mez­zo, qualche riscon­tro inizia ad esser­ci: sono pas­sati 6 anni e non si può di cer­to dire che di lavoro non ce ne sia sta­to. Gra­zie alle risorse ero­gate da Con i Bam­bi­ni, ad oggi all’El­ba sono sta­ti real­iz­za­ti due prog­et­ti di rete sociale: L’Iso­la che c’è e Crescere Insieme Elba iso­la di Comu­nità. Questi prog­et­ti han­no mes­so insieme ven­tidue sogget­ti pre­sen­ti sul­l’El­ba, tra enti locali, isti­tu­ti com­pren­sivi, asso­ci­azioni, uni­ver­sità, coop­er­a­tive sociali, realtà del ter­zo set­tore, del­la cul­tura e del­lo sport, che, col­lab­o­ran­do, in sei anni di lavoro han­no real­iz­za­to molte attiv­ità volte al raf­forza­men­to del­la comu­nità edu­cante elbana. Un pat­ri­mo­nio di espe­rien­ze impor­tante, che con­tin­ua ad aggre­gare nuovi sogget­ti intorno a sé, mano a mano che si per­cepis­cono i ben­efi­ci con­creti nei con­testi locali. E’ questo su cui occor­rerebbe con­cen­trare l’at­ten­zione per­ché se gli effet­ti non sono reg­is­tra­bili a breve ter­mine, quan­do si cura e si fa l’in­ter­esse dei bam­bi­ni e dei gio­vani, lo abbi­amo det­to ormai molte volte, è l’in­tero paese che ne va a ben­e­fi­cia­re.”
“I ragazzi van­no ascoltati — sot­to­lin­ea Mar­co Rossi Doria, pres­i­dente di Con i Bam­bi­ni -, soprat­tut­to in una fase di grande incertez­za esisten­ziale come ques­ta. L’o­bi­et­ti­vo è garan­tire servizi di prossim­ità, come sti­amo facen­do. L’ef­fi­ca­cia dei nos­tri prog­et­ti si misura su due cose: da un lato la riduzione del dan­no, dal­l’al­tro la pos­si­bil­ità di ricu­cire le ferite, ridan­do sper­an­za. Sono com­pi­ti com­p­lessi, che richiedono con­ti­nu­ità d’azione.” E aggiunge: “Ci vuole una manuten­zione ordi­nar­ia del­la comu­nità edu­cante, cioè un incon­tro costante tra realtà diverse, con cul­ture, lin­guag­gi, modi di pen­sare e di agire diver­si. Occorre pren­der­si cura delle per­sone che si occu­pano del­la cura. Noi abbi­amo allesti­to delle comu­nità di pratiche ed è sta­to impor­tan­tis­si­mo, queste per­sone si sono viste tante volte e han­no potu­to riconoscere i mer­i­ti rec­i­pro­ci. Va dunque garan­ti­ta all’azione una cor­nice effi­cace ed effi­ciente, tale per cui le risorse inves­tite pos­sono avere un impat­to mag­giore in tem­pi più bre­vi. La nos­tra grande leva è l’ar­ti­co­lo 118 del­la Cos­ti­tuzione sul­la sus­sidia­ri­età inte­sa come allean­za tra ter­zo set­tore e pub­bliche isti­tuzioni, questo il tema.”
*Ricor­diamo che Crescere Insieme Elba è un per­cor­so di ascolto e prog­et­tazione con­di­visa, pen­sato per raf­forzare la comu­nità edu­cante elbana ed è un prog­et­to selezion­a­to da Con i Bam­bi­ni* nell’ambito del Fon­do per il con­trasto del­la povertà educa­ti­va mino­rile. La rete di sogget­ti coin­volti è com­pos­ta da Coop­er­a­ti­va Linc, Coop­er­a­ti­va Alta­marea, Isti­tu­to Madre Maz­zarel­lo, L’Elba del Vici­no, Age­do Toscana, Diver­sa­mente Mari­nai, Coop­er­a­ti­va Espe­ria, Ciofs Toscana, Comune di Porto­fer­raio, Comune di Cam­po nell’Elba, Comune di Rio, Comune di Mar­ciana Mari­na, Isti­tu­to Com­pren­si­vo Statale G. Giusti, Isti­tu­to Com­pren­si­vo Statale G. Car­duc­ci, Itcg G. Cer­boni, Isis R. Fore­si. L’obiettivo comune a tutte le azioni di prog­et­to è costru­ire un per­cor­so a tappe volto a inter­cettare, inte­grare e ampli­are prog­et­tual­ità ed espe­rien­ze dif­fer­en­ti di isti­tuzioni, asso­ci­azioni, per­sone che vivono e oper­a­no nel ter­ri­to­rio, ne han­no a cuore il des­ti­no e riconoscono la respon­s­abil­ità del­l’abitar­lo insieme attra­ver­so relazioni educa­tive sol­i­dali e col­lab­o­ran­ti.
* Il prog­et­to è sta­to selezion­a­to da Con i Bam­bi­ni nell’ambito del Fon­do per il con­trasto del­la povertà educa­ti­va mino­rile. Il Fon­do nasce da un’intesa tra le Fon­dazioni di orig­ine ban­car­ia rap­p­re­sen­tate da Acri, il Forum Nazionale del Ter­zo Set­tore e il Gov­er­no. Sostiene inter­ven­ti final­iz­za­ti a rimuo­vere gli osta­coli di natu­ra eco­nom­i­ca, sociale e cul­tur­ale che impedis­cono la piena fruizione dei pro­ces­si educa­tivi da parte dei minori. Per attuare i pro­gram­mi del Fon­do, a giug­no 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bam­bi­ni, orga­niz­zazione sen­za scopo di lucro intera­mente parte­ci­pa­ta dal­la Fon­dazione CON IL SUD. https://www.conibambini.org/

 

Le respon­s­abili del­la comu­ni­cazione:

Francesca Bar­toc­ci

Clau­dia Lan­zoni

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