A Scuola di Diritti
Si sono appena conclusi i percorsi organizzati dal Gruppo Amnesty International Elba per le scuole dell’infanzia e primarie dell’isola. In coincidenza con le Giornate dedicate alla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (ONU — 20 novembre 1989) e alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (ONU — 10 dicembre 1948), numerosi insegnanti hanno accolto con entusiasmo la proposta di laboratori e incontri per riflettere sui diritti fondamentali di ogni essere umano.
Queste iniziative sperimentali hanno coinvolto tre diverse fasce d’età, toccando alcune classi dei tre istituti comprensivi dell’isola: l’I.C. di Porto Azzurro (scuole dell’infanzia di Porto Azzurro e Rio Marina), l’I.C. di Portoferraio (classi terze di Casa del Duca) e l’I.C. di Campo nell’Elba (classi quinte di Marina di Campo). L’obiettivo è testare queste proposte per eventualmente integrarle l’anno prossimo nell’offerta formativa delle scuole, potenziando il curricolo di educazione civica.
Il percorso per la Scuola dell’Infanzia, intitolato “TU E IO: DIVERSI MA CON UGUALI DIRITTI”, ha coinvolto i bambini di 5 anni della scuola di Porto Azzurro e il gruppo eterogeneo della scuola di Rio Marina. Con le classi terze A‑B della Casa del Duca, sono stati creati due splendidi “ALBERI DEI DIRITTI”, permettendo ai piccoli di avvicinarsi al Natale riflettendo quotidianamente sui diritti della Convenzione Internazionale.
In aggiunta, è stata proposta la lettura della filastrocca “I bambini nascono per essere felici”, il cui risultato finale sarà un video in cui le voci dei bambini si intrecceranno con i loro disegni. L’attività è iniziata con la lettura, accompagnata da sottofondo musicale, della storia “MAGO LINGUAGGIO” di Gino Strada, seguita da laboratori creativi.
Nei pomeriggi dedicati alle classi quinte A‑B-C della scuola di Marina di Campo, la discussione si è focalizzata sui 30 articoli della D.U.D.U. (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Umanità). Abbiamo iniziato esplorando i Diritti di Genere attraverso un gioco-indagine sulle professioni, rivelando i condizionamenti educativi e gli stereotipi che influenzano le scelte lavorative. Da queste conversazioni è emersa una forte voglia di approfondire tutti i 30 Diritti e di creare un gioco collettivo per apprenderli in modo coinvolgente. Così è nato un “gioco dell’oca” che non solo arricchirà i loro momenti di svago, ma continuerà a stimolare riflessioni anche dopo la conclusione del percorso.
Per chiudere in bellezza, ci siamo ispirati al motto di Amnesty: “Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”, con i bambini che hanno invitato a tornare per giocare insieme. L’interesse e il coinvolgimento dimostrati da bambini e insegnanti confermano che è possibile e necessario parlare di DIRITTI anche con i più piccoli.
Lasciamo che le fotografie raccontino questa esperienza e ringraziamo insegnanti e bambini per l’accoglienza e l’opportunità che ci hanno offerto.
Gruppo Amnesty International Isola d’Elba per contatti scrivere a