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Anche la Riserva della Biosfera UNESCO Isole di Toscana brilla alla finale nazionale UPVIVIUM 2024

Otti­mo il risul­ta­to ottenu­to dal­la squadra elbana ASSAPORA del­lo Chef Felice Sapio con una men­zione spe­ciale del­la stam­pa

Durante la finale nazionale del con­cor­so UPVIVIUM, tenu­tasi mart­edì 12 novem­bre al Parc Hotel Gra­naro di Sor­bo San Basile (CZ), la Ris­er­va del­la Bios­fera Isole di Toscana ha rice­vu­to una men­zione spe­ciale dal­la stam­pa per l’Ho­tel Rio sul Mare, vinci­tore locale del con­cor­so (vedi comu­ni­ca­to https://www.islepark.it/il-parco-informa/news/2096-upvivium-2024-le-isole-di-toscana-in-finale-con-la-squadra-assapora?highlight=WyJ1cHZpdml1bSJd)
Il Pro­gram­ma MAB UNESCO affi­da alle Ris­erve del­la Bios­fera il com­pi­to di rac­con­tare il rap­por­to tra uomo e ambi­ente. Le Isole di Toscana, insieme ad altre Ris­erve ital­iane, han­no splen­di­da­mente rap­p­re­sen­ta­to ques­ta con­nes­sione durante l’even­to, che ha vis­to la parte­ci­pazione di sei ris­erve: Sila, Appen­ni­no Tosco-Emil­iano, Delta Po, Monte Grap­pa e Valle Camon­i­ca Alto Sebi­no. L’o­bi­et­ti­vo del con­cor­so è val­oriz­zare le pro­duzioni locali attra­ver­so la gas­trono­mia, con due giurie una com­pos­ta da esper­ti chef e l’altra da gior­nal­isti del set­tore enogas­tro­nom­i­co.
In ques­ta quar­ta edi­zione di UPVIVIUM, il podio ha vis­to tri­on­fare la squadra del­la Trat­to­ria La Pep­pina, segui­ta dal Podere Con­ti del­l’Ap­pen­ni­no Tosco-Emil­iano e dal­l’Agri­t­ur­is­mo La Basil­iana del­la Sila. Tut­tavia, la squadra “ASSAPORA – Chef Felice” dell’Hotel Rio sul Mare ha rice­vu­to un riconosci­men­to spe­ciale per il piat­to “Pan cake quat­tro sta­gioni”: una colazione inno­v­a­ti­va com­pos­ta da pan cake alla frut­ta, pro­fu­mati con men­ta fres­ca, accom­pa­g­nati da mela­ta o giulebbe di mosto, un fres­co cheese­cake e un bic­chiere di lat­te di capra aro­m­a­tiz­za­to alla men­ta. Le aziende agri­cole part­ner han­no con­tribuito con ingre­di­en­ti di alta qual­ità: Il Caprile (lat­te di capra, yogurt, for­mag­gio bian­co e ricot­ta), Il Lentis­co (miele mille­fiori e mela­ta), Francesco Gior­dano (frut­ta locale) e il Lab­o­ra­to­rio Arti­gianale Prodot­ti del­la Ter­ra Ass­apo­ra (giulebbe di mosto d’uva e vino cot­to, fari­na Bian­col­i­no).
Scegliere di parte­ci­pare con una colazione è sta­ta una idea cor­ag­giosa, che agli occhi di una giuria di chef può essere con­sid­er­a­ta un piat­to sem­plice, ma che ha ben rap­p­re­sen­ta­to la bio­di­ver­sità dell’Isola d’Elba, attra­ver­so l’utilizzo di ingre­di­en­ti locali, arric­chi­ti da erbe spon­ta­nee, aro­mi del­la mac­chia mediter­ranea, risul­ta­to di una ricer­ca stor­i­ca del­la gas­trono­mia locale che ha mes­so insieme molte eccel­len­ze del ter­ri­to­rio.
La squadra del­lo Chef Felice pro­prio per questo ha mer­i­ta­to una men­zione spe­ciale da parte del­la giuria gior­nal­is­ti­ca per l’elevato liv­el­lo di ricer­ca e atten­zione degli ingre­di­en­ti pos­ta nel­la creazione del piat­to.
“Sono sta­ti molto bravi – ha dichiara­to il vicepres­i­dente del Par­co Ste­fano Feri, pre­sente alla finale – mi com­pli­men­to a nome del Par­co con tut­ta la squadra e in par­ti­co­lare con lo Chef Felice Sapio per l’ot­ti­ma prestazione durante la finale. Per­sonal­mente sono rimas­to col­pi­to dall’ impiat­ta­men­to scenografi­co su una las­tra di pietra delle miniere di Rio. Rac­con­tare il pro­prio ter­ri­to­rio attra­ver­so un piat­to ed i suoi ingre­di­en­ti sig­nifi­ca saper par­lare di sto­ria, di tradizione, di ambi­ente, di bio­di­ver­sità, di agri­coltura e di cul­tura.”
Questo even­to ha evi­den­zi­a­to il val­ore del­la col­lab­o­razione tra le Ris­erve del­la Bios­fera e la Fed­er­azione Ital­iana Cuochi, sot­to­lin­e­an­do l’im­por­tan­za del­la gas­trono­mia sosteni­bile e la val­oriz­zazione dei prodot­ti tipi­ci ital­iani. Con UPVIVIUM, si pro­muove un mod­el­lo di gas­trono­mia che non solo cel­e­bra la tradizione culi­nar­ia, ma con­tribuisce anche alla sosteni­bil­ità ambi­en­tale, soste­nen­do stili di vita respon­s­abili e rispet­tosi del nos­tro pat­ri­mo­nio nat­u­rale.

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