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Portoferraio: Bene comune sollecita ad adempiere alle richieste di accesso agli atti per l’espletamento del mandato elettivo

In data 27 agos­to 2024 il Grup­po con­sil­iare “Bene Comune”, ai fini del­l’e­ser­cizio delle pro­prie fun­zioni di ind­i­riz­zo e di con­trol­lo politi­co-ammin­is­tra­ti­vo, ha pre­sen­ta­to due istanze di acces­so agli atti nel rispet­to del­l’art. 42 del vigente Rego­la­men­to per il fun­zion­a­men­to del Con­siglio comu­nale, attua­ti­vo del­l’art. 43 del d.lgs. n. 267/2000;
Con la pri­ma istan­za, ind­i­riz­za­ta al Diri­gente Ad Inter­im del­l’Area 3 “Servizi al Ter­ri­to­rio” Dott. Mau­r­izio Nieri, al Sin­da­co e all’Asses­sore con deleghe alla Soci­età Parte­ci­pa­ta del comune “Cosi­mo dei Medici”, veni­va richiesto, in par­ti­co­lare, il rilas­cio di copia di alcu­ni doc­u­men­ti rel­a­tivi alla Soci­età in House “Cosi­mo dei Medici” non rin­veni­bili nel sito isti­tuzionale del Comune e nep­pure in quel­lo del­la Soci­età.
Con la sec­on­da istan­za, ind­i­riz­za­ta al Diri­gente del­l’Area 2 “Servizi finanziari e alla per­sona” Dott. Mau­r­izio Nieri, al Sin­da­co e all’Asses­sore al Bilan­cio, veni­va richi­es­ta copia di alcu­ni riepi­loghi del­la situ­azione con­tabile delle entrate e delle uscite del Bilan­cio 2024 alla data di pre­sen­tazione del­l’is­tan­za (Pre­con­sun­ti­vo) .
Nonos­tante i vari sol­leciti ver­bali al Sin­da­co e al Vice Pres­i­dente del Con­siglio affinché inter­venis­sero nei con­fron­ti del Diri­gente inadem­pi­ente,  le richi­este sono rimaste inevase non tenen­do con­to del ter­mine mas­si­mo fis­sato per la rispos­ta dal­l’art. 42 del vigente Rego­la­men­to per il Fun­zion­a­men­to del Con­siglio Comu­nale, las­cian­do inter­pretare l’i­nadem­pi­men­to come silen­zio rifi­u­to;

Dato atto che:

  • il dirit­to di acces­so dei con­siglieri comu­nali possiede un’esten­sione mag­giore rispet­to ai canoni del­la legge n. 241 del 1990, essendo per il chiaro dis­pos­to del­la nor­ma del TUEL “fun­zionale all’e­s­ple­ta­men­to del pro­prio manda­to”.
  • l’in­erzia del fun­zionario che omette il rilas­cio degli atti richi­esti sen­za nep­pure curar­si di rispon­dere per esporre le ragioni del ritar­do finisce per ren­dere poco traspar­ente l’at­tiv­ità ammin­is­tra­ti­va con le con­seguen­ze che ne pos­sono derivare

Tut­to ciò pre­mes­so e con­sid­er­a­to, I sot­to­scrit­ti Con­siglieri del Grup­po Con­sil­iare “Bene Comune”

SOLLECITANO

A nor­ma del­l’art. 43 del Dlgs 267/200 e del­l’art. 42 del vigente Rego­la­men­to per il fun­zion­a­men­to del Con­siglio comu­nale Il Diri­gente e gli Organi di Gov­er­no in ind­i­riz­zo ad adem­piere con l’ob­bli­go di provvedere ex L. 241/90 affinché ven­ga riconosci­u­to, garan­ti­to e tute­la­to il fon­da­men­tale dirit­to dei con­siglieri comu­nali all’ac­ces­so alla doc­u­men­tazione richi­es­ta, con ris­er­va di adire l’Au­torità com­pe­tente, sen­za ulte­ri­ore preavvi­so, in caso di omes­sa rispos­ta entro e non oltre 5 giorni dal rice­vi­men­to del­la pre­sente.

I Con­siglieri Mar­cel­la Mer­li­ni e Daniele Palmieri

 

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