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Interrogazione a Sindaco e Giunta Portoferraio da parte Gruppo Consiliare Bene Comune

Al Sig. Sin­da­co di Porto­fer­raio

Inter­rogazione a rispos­ta scrit­ta.

Ogget­to: Mon­i­tor­ag­gio del Piano di riequi­lib­rio finanziario pluri­en­nale e attuale situ­azione finanziaria del­l’Ente

Pre­mes­so che

- Con delib­er­azione del Con­siglio comu­nale n. 52 del 30/11/2023 è sta­to approva­to il ren­di­con­to del­la ges­tione per l’e­ser­cizio 2022 con un risul­ta­to di ammin­is­trazione in dis­a­van­zo di € 7.135.449,40;

- Con delib­er­azione n. 53 del 30 novem­bre 2023 il Con­siglio Comu­nale ha approva­to l’ade­sione alla pro­ce­du­ra di riequi­lib­rio finanziario pluri­en­nale ex art. 243-bis del TUEL;

- Con delib­er­azione del Con­siglio comu­nale n. 11 dell’8 mar­zo 2024 è sta­to approva­to il piano di riequi­lib­rio finanziario di dura­ta pari a 10 anni, trasmes­so alla Direzione Cen­trale del­la Finan­za Locale del Min­is­tero del­l’In­ter­no.

Con­sid­er­a­to che

- Si è avu­to notizia, da un comu­ni­ca­to pub­bli­ca­to su Elba­press nel­lo scor­so mese di mag­gio a fir­ma del­l’al­lo­ra Con­sigliere eco­nom­i­co-finanziario del­la lista civi­ca “Porto­fer­raio c’è” Dott. Luca Eller Vainich­er, che il Min­is­tero del­l’In­ter­no ave­va for­mu­la­to rilievi e richi­este di appro­fondi­men­to in mer­i­to al Piano di riequi­lib­rio finanziario pluri­en­nale, i mag­giori tra i quali riguar­da­vano la mas­sa pas­si­va da rip­i­anare con i proven­ti derivan­ti dal­la ven­di­ta de beni pat­ri­mo­ni­ali disponi­bili del comune e i deb­iti fuori bilan­cio;

-La com­ple­ta attuazione del Piano di riequi­lib­rio finanziario è con­dizion­a­ta all’­ef­fet­ti­vo reper­i­men­to di tutte le risorse nec­es­sarie per ripristinare e garan­tire l’e­qui­lib­rio del bilan­cio e impli­ca un mon­i­tor­ag­gio peri­od­i­co e costante degli obi­et­tivi pre­visti nel piano stes­so;

- Non sus­sistono ad oggi ele­men­ti cer­ti e cred­i­bili in ordine alla ven­di­ta di ​fab­bri­cati apparte­nen­ti al pat­ri­mo­nio disponi­bile del­l’Ente, la cui pre­vi­sione, sti­ma­ta in com­p­lessivi Euro 2.200.000,00 stanzi­a­ta nel bilan­cio 2024 a cop­er­tu­ra di una quo­ta parte del dis­a­van­zo di ammin­is­trazione, non risul­ta com­pro­va­ta da speci­fiche indagi­ni di mer­ca­to o indi­cazioni di man­i­fes­tazioni di inter­esse all’ac­quis­to. La man­ca­ta real­iz­zazione del­l’en­tra­ta com­porterebbe uno scosta­men­to rispet­to alle pre­vi­sioni for­mu­late nel Piano com­pro­met­ten­do con­sid­erevol­mente la sosteni­bil­ità del per­cor­so di riequi­lib­rio;

-I deb­iti fuori bilan­cio, quan­tifi­cati al 31/12/2023 in € 2.412.999,64 non coin­ci­dono con quel­li fino ad oggi riconosciu­ti dal con­siglio e, da recen­ti infor­mazioni , sono des­ti­nati ad aumentare e ad aggravare ulte­ri­or­mente la mas­sa pas­si­va, anche con rifer­i­men­to agli impeg­ni assun­ti dal­l’Ente nei con­fron­ti del­la Soci­età Parte­ci­pa­ta “Cosi­mo dei Medici”; tut­to questo depor­rebbe sfa­vorevol­mente sul­l’e­sisten­za di un equi­lib­rio di bilan­cio cos­ic­ché il Piano di riequi­lib­rio, da uno stru­men­to di cautela rischierebbe, in un con­testo quale quel­lo delin­eato nel comune di Porto­fer­raio, di diventare uno stru­men­to di per­pet­u­azione degli errori commes­si dalle Ammin­is­trazioni prece­den­ti le cui inef­fi­cien­ze sono già state fonte di costi per la popo­lazione ammin­is­tra­ta, puni­ta immer­i­tata­mente in ter­mi­ni di man­can­za di servizi essen­ziali e con l’ag­gravio del­l’au­men­to dei trib­u­ti comu­nali.

Visti i Decreti del Sin­da­co n. 12 del 7/8/2024 di affi­da­men­to incar­i­co di por­tav­oce a per­sona ester­na del­l’Am­min­is­trazione con rap­por­to di lavoro autonomo e n. 14 del 14/8/2024 di nom­i­na com­po­nente ester­no uffi­cio di staff ai sen­si del­l’art. 90 del TUEL.

Dato atto che

-non essendo sta­ta approva­ta, nei ter­mi­ni di legge, la delib­era con­sil­iare rel­a­ti­va alla sal­va­guardia degli equi­lib­ri di bilan­cio e alla vari­azione di ass­es­ta­men­to gen­erale del bilan­cio 2024/2026 così come pre­vis­to dal­l’art. 193 del D.Lgs. 267/2000 non ci è dato di conoscere se, alla data odier­na, dal Piano di riequi­lib­rio approva­to dal Comune è deriva­to un miglio­ra­men­to oppure se si è aggra­va­ta la situ­azione defici­taria già larga­mente com­pro­mes­sa;

–non risul­ta che la Com­mis­sione per la sta­bil­ità finanziaria degli Enti locali si sia espres­sa sul­la val­u­tazione del­la con­gruen­za e del­la sosteni­bil­ità finanziaria del­l’e­qui­lib­rio e in ter­mi­ni di veridic­ità e attendibil­ità delle mis­ure pre­viste nel Piano del­l’Ente.

Tut­to ciò pre­mes­so e con­sid­er­a­to

I sot­to­scrit­ti Con­siglieri Comu­nali del grup­po “Bene Comune” inter­rogano il Sin­da­co e la Giun­ta per conoscere

1) Una rispos­ta chiara e det­tagli­a­ta alle legit­time domande e per­p­lessità derivate dal­la man­ca­ta adozione del­la delib­era con­sil­iare di sal­va­guardia degli equi­lib­ri di bilan­cio e, in un’ot­ti­ca di trasparen­za, che con­sen­ta ai cit­ta­di­ni di com­pren­dere l’at­tuale situ­azione finanziaria del­l’Ente anche alla luce dei recen­ti incar­ichi esterni ex art. 90 affi­dati con decreti n. 12 e 14 del c.m. e degli ulte­ri­ori deb­iti fuori bilan­cio rin­venu­ti suc­ces­si­va­mente all’ap­provazione del Piano di riequi­lib­rio finanziario pluri­en­nale e quin­di da finanziare.

2) Se la per­centuale di rip­i­ano del dis­a­van­zo di ammin­is­trazione pre­vista nel Bilan­cio 2024 ha trova­to com­ple­ta cop­er­tu­ra finanziaria e in par­ti­co­lare se sono con­cluse le pro­ce­dure di alien­azione dei beni pat­ri­mo­ni­ali disponi­bili per reperire le entrate pre­viste a cop­er­tu­ra di quo­ta parte del deb­ito nel­l’an­nu­al­ità di com­pe­ten­za, anche alla luce dei recen­ti impeg­ni con­tabili assun­ti dal­l’Ente che non rien­tra­no tra le spese indis­pens­abili e nec­es­sarie per garan­tire i servizi essen­ziali ai cit­ta­di­ni;

3) Se è sta­ta effet­tua­ta la ric­og­nizione di tut­ti i deb­iti fuori bilan­cio riconosci­bili ai sen­si del­l’art. 194 del TUEL;

4) Le modal­ità e i tem­pi in cui la reale situ­azione finanziaria del­l’Ente ver­rà por­ta­ta all’at­ten­zione del civi­co cons­es­so e le mis­ure intrap­rese dal­l’Am­min­is­trazione che Lei rap­p­re­sen­ta per il supera­men­to delle ulte­ri­ori crit­ic­ità ril­e­vate, più volte annun­ci­ate pub­bli­ca­mente, che com­porter­an­no la neces­sità di rimod­u­lare il Piano di riequi­lib­rio e di con­tenere ulte­ri­or­mente la spe­sa;

5) Se è sta­ta fat­ta la ver­i­fi­ca stra­or­di­nar­ia di cas­sa pre­vista dal­l’art. 224 del TUEL a segui­to del muta­men­to del­la per­sona del Sin­da­co e, in caso di rispos­ta affer­ma­ti­va, di far conoscere l’ef­fet­ti­va e com­p­lessi­va situ­azione del­l’Ente per quan­to riguar­da l’aspet­to del­la cas­sa ed in par­ti­co­lare:

-il sal­do di cas­sa del­la Tesore­ria Comu­nale (con­to di fat­to);

-il sal­do di cas­sa risul­tante dalle scrit­ture con­tabili del­l’Ente (con­to di dirit­to);

-l’even­tuale ric­on­cil­i­azione delle risul­tanze sud­dette tra con­to di fat­to e con­to di dirit­to;

-l’im­por­to del­la cas­sa vin­co­la­ta, con evi­den­za del­l’even­tuale impor­to uti­liz­za­to per esi­gen­ze cor­ren­ti ai sen­si del­l’art. 195 del TUEL ed anco­ra da ricos­ti­tuire;

-l’im­por­to del­l’an­tic­i­pazione di tesore­ria even­tual­mente in essere, con l’indi­cazione dei rel­a­tivi sal­di;

-l’e­len­cazione dei con­ti cor­ren­ti ban­cari e postali intes­ta­ti al comune con l’indi­cazione dei rel­a­tivi sal­di;

-l’im­por­to delle even­tu­ali somme pig­no­rate pres­so la Te Isore­ria Comu­nale.

 

 

 

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