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Festa dell’amicizia del Rotary Club isola d’Elba

Per ogni Rotary Club, la “Fes­ta dell’amicizia” rap­p­re­sen­ta un momen­to impor­tante in cui si cel­e­bra il prin­ci­pale sen­ti­men­to di unione tra i mem­bri del Sodal­izio: l’amicizia quale ele­men­to fon­da­men­tale del­la cul­tura e dell’etica Rotaryana. Un sen­ti­men­to che trae orig­ine dal rispet­to, dal­la sin­cer­ità, dal­la fidu­cia, dal­la sti­ma e dal­la disponi­bil­ità rec­i­p­ro­ca che lega sal­da­mente tra loro, come anel­li di un’u­ni­ca cate­na, i sin­goli soci del Club e che, facil­i­tan­done le relazioni, dona la forza di pro­porre nuove idee, nuove inizia­tive da attuare sul ter­ri­to­rio ed altresì la bellez­za di met­ter­le in prat­i­ca, di real­iz­zare i ser­vice a favore del­la col­let­tiv­ità tut­ta.
E, per quest’anno, la cer­i­mo­nia ad essa ded­i­ca­ta è sta­ta par­ti­co­lar­mente ric­ca di even­ti.
Dopo il con­sue­to suono del­la cam­pana, indice dell’inizio del­la con­viviale, come di con­sue­to, il Pres­i­dente Davide Pel­lic­cioni ha riv­olto innanz­i­tut­to un caloroso salu­to agli ami­ci rotaryani dei vari Club ital­iani ed al Gov­er­na­tore del Dis­tret­to 2071 dell’anno 22/23, Nel­lo Mari che, in vacan­za sull’isola, sono inter­venu­ti alla con­viviale, quin­di ha ringrazi­a­to i numerosi e gra­di­ti ospi­ti pre­sen­ti.
Dipoi, ha rias­sun­to i prin­ci­pali avven­i­men­ti che han­no vis­to partecipe il Club nel mese appe­na trascor­so: l’inaugurazione del­la nuo­va bigli­et­te­ria Blu Navy, “gio­vane” com­pag­nia atti­va sul nos­tro ter­ri­to­rio dal 2010 e cos­ti­tui­ta da impren­di­tori elbani che han­no uni­to le loro forze per espletare un servizio fon­da­men­tale per l’isola man­te­nen­do nel tem­po un miglio­ra­men­to con­tin­uo sia dal pun­to di vista qual­i­ta­ti­vo e quan­ti­ta­ti­vo; la parte­ci­pazione atti­va alla con­sue­ta cer­i­mo­nia di con­seg­na dei diplo­mi orga­niz­za­ta dall’istituto Isis Fore­si dove il Rotary elbano ha con­fer­i­to due borse di stu­dio ad altret­tan­ti stu­den­ti del liceo sci­en­tifi­co che si sono dis­tin­ti nel­la val­u­tazione finale e, infine, l’invito ris­er­vatogli dal Serop­ti­mist ad un inter­es­sante incon­tro ded­i­ca­to all’iniziativa Elba Glam vol­ta a pro­muo­vere un pool di gio­vani e tal­en­tu­ose impren­ditri­ci elbane che oper­a­no nel set­tore del Fash­ion, del benessere e del­la bellez­za.
Ter­mi­nate le nec­es­sarie comu­ni­cazioni, per ren­dere omag­gio al tema del­la ser­a­ta, il Pres­i­dente Davide ha dato inizio ad uno dei prin­ci­pali momen­ti del­la con­viviale: la cer­i­mo­nia di ammis­sione di due nuovi soci.
A tal fine ha chiam­a­to al suo fian­co Il Dott. Daniele Alber­ti, dipen­dente del­la Ban­ca di Cred­i­to di Castag­ne­to Car­duc­ci ed il Rag. Con­sulente ammin­is­tra­ti­vo, fis­cale e trib­u­tario Gio­van­ni Gal­li ed ha invi­ta­to i rispet­tivi soci pre­sen­ta­tori, Dino Paoli­ni e Stel­la Cap­puc­cio, ad elen­car­ne le qual­ità nonché le moti­vazioni che li han­no spin­ti a con­sigliarne l’ingresso nel Club.
Dopo i loro inter­ven­ti, il Pres­i­dente ha invi­ta­to Daniele e Gio­van­ni a dare let­tura del giu­ra­men­to Rotaryano, quin­di, a nome del Con­siglio Diret­ti­vo e dei soci tut­ti, ne ha uffi­cial­iz­za­to l’ingresso donan­dogli la spilla e il gagliardet­to del Rotary elbano.
Un Altro piacev­ole momen­to che ha carat­ter­iz­za­to la con­viviale ha vis­to la parte­ci­pazione di Loren­zo Belli­ni, tal­en­to elbano clas­si­fi­catosi vice­cam­pi­one ital­iano 2024 di minien­duro classe debut­tan­ti, attual­mente in tes­ta al cam­pi­ona­to regionale con ben 4 vit­to­rie su 8 gare dis­pu­tate a due dal ter­mine. Un gio­vane di soli nove anni che, a Berg­amo, nel mese di set­tem­bre, rap­p­re­sen­terà la Toscana nel tro­feo nazionale delle regioni.
Dopo averne elen­ca­to le qual­ità, il pres­i­dente Davide gli ha dona­to un riconosci­men­to che rias­sume tut­to l’affetto del Club: “A nome del Rotary Club iso­la d’Elba — ha sot­to­lin­eato — ti fac­cio omag­gio di ques­ta tar­ga per ricor­dar­ti due cose impor­tan­ti: La pri­ma è che il Club che rap­p­re­sen­to, da sem­pre segue i tuoi pro­gres­si sportivi e la sec­on­da che tut­ti noi tifi­amo per te!”
Quin­di ha introdot­to l’ospite del­la con­viviale, l’architetto ed ami­co Alessan­dro Pas­torel­li.
Lau­re­ato pres­so la facoltà di architet­tura di Firen­ze, Alessan­dro, dopo gli stu­di ha parte­ci­pa­to ad uno stage for­ma­ti­vo pres­so la fab­bri­ca di Palaz­zo Vec­chio in quel­la stes­sa cit­tà, stage che, oltre a for­mar­lo ulte­ri­or­mente, ha con­sol­ida­to la sua pas­sione e la sua com­pe­ten­za in mate­ria di restau­ro di beni immo­bili stori­ci. A lui fa capo la prog­et­tazione e la direzione dei lavori di ripristi­no di molti edi­fi­ci elbani e non, tali da donar­gli un cur­ricu­lum di tut­to rispet­to.
Nel suo inter­ven­to, Alessan­dro ha dona­to ai pre­sen­ti piacevoli scor­ci ed aned­doti del­la sto­ria elbana, altro suo inter­esse, nar­ran­do intri­g­an­ti rac­con­ti che non solo han­no colto l’attenzione degli ami­ci d’oltremare ma han­no appas­sion­a­to gli stes­si elbani.
La ser­a­ta si è con­clusa con un invi­to ad una impor­tante rif­les­sione sul­la situ­azione attuale e sul ruo­lo del Rotary nel­la soci­età. Ripren­den­do le parole scritte nel­la let­tera ai soci dal gov­er­na­tore del Dis­tret­to 2071, Pietro Bel­li, il Pres­i­dente Davide, ha evi­den­zi­a­to che “Nell’antica Gre­cia, durante le Olimpia­di, ogni guer­ra veni­va sospe­sa e, per tut­ta la dura­ta del­la tregua olimpi­ca, lo sport diveni­va moti­vo di pace e com­pren­sione. Oggi ‑ha con­tin­u­a­to-  l’uomo mod­er­no ha dimostra­to di aver dimen­ti­ca­to quel val­ore poiché le olimpia­di di Fran­cia non sono rius­cite a sospendere i con­flit­ti che con­tin­u­ano a ferire il mon­do.
E per far si che l’uomo impari dai suoi errori, anche il Rotary tut­to, da sem­pre impeg­na­to a pro­muo­vere la pace, l’uguaglianza, la com­pren­sione e la con­viven­za tra i popoli, ora più che mai deve far sen­tire la sua voce e donare con mag­gior forza il suo con­trib­u­to affinché quei fon­da­men­tali val­ori pro­mossi, reg­ni­no su una Soci­età deg­na di tale nome”

 

 

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