Acquacoltura, proroga fino al 31 dicembre 2033 per le concessioni in attesa di una definizione definitiva e inequivocabile del quadro e riordino della normativa, con distinzione tra concessioni turistico-ricreative, per servizi pubblici o portuali e a carattere produttivo, come nel caso della piscicoltura. Disposizioni contenute nella mozione presentata dal consigliere regionale della Lega Marco Landi assieme al collega di gruppo Massimiliano Baldini, approvata ieri all’unanimità da Consiglio regionale dopo l’inserimento di due emendamenti da parte del Pd. “L’acquacoltura è un settore produttivo di grande importanza per l’economia della costa toscana, e in particolare per la Val di Cornia. Purtroppo la poca chiarezza della normativa ha creato nel tempo equivoci che hanno messo in difficoltà le amministrazioni comunali, chiamate ad applicare le norme, e le realtà produttive. Con questo atto al Giunta regionale è chiamata a varare un atto che chiarisca che le concessioni per l’acquacoltura sono ben diverse dalle altre concessioni e di conseguenza aggiornare i Comuni sulle modalità di proroga delle concessioni per un altro decennio. Elementi di chiarezza fondamentali per preservare un settore che crea ricchezza, diversifica l’economia e dà posti di lavoro”, commenta Landi.