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Rio Marina: inaugurazione del murales “Donne e uomini del ferro, della terra, di mare”

E’ sta­to inau­gu­ra­to nel pomerig­gio di saba­to 6 luglio a Rio Mari­na il murales “Donne e uomi­ni del fer­ro, del­la ter­ra, di mare”, ese­gui­to dal­l’artista Mau­ro Fontanel­li­w­sul muro perime­trale delle ex Officine San Jacopo.
Al taglio del nas­tro era­no pre­sen­ti il sin­da­co di Rio Mar­co Corsi­ni, il vicesin­da­co Sara Carac­ci, l’asses­sore alla Cul­tura Mat­tia Guer­ri­ni, il pres­i­dente del Par­co Minerario Alber­ta Bram­bil­la Pisoni, la pres­i­dente del­la Prote­sa, di Rio Marinel­la Cec­chi­ni, oltre ad un folto pub­bli­co che ha assis­ti­to alla cer­i­mo­nia e vis­i­ta­to l’opera e l’at­tigua mostra del Col­let­ti­vo autis­ti­co “Pun­to di Fuga”, allesti­ta per l’oc­ca­sione.
L’opera è attual­mente la più grande di questo tipo che si pos­sa trovare all’iso­la d’El­bain­foRte una super­fi­cie dip­in­ta di 120 metri qua­drati e con­tiene ben 28 fig­ure, 79 ani­mali e 147 ogget­ti, che rap­p­re­sen­tano la vita dei riesi, di fine ‘800, il peri­o­do più flori­do del paese, quan­do Rio Mari­na con­ta­va oltre 5mila abi­tan­ti ed era il bor­go più popo­la­to del­l’iso­la.
“Un’­opera che riag­gan­cia il pas­satemal­la nos­tra quo­tid­i­an­ità — ha com­men­ta­to il pit­tore Mau­ro Fontanel­li — ci sono den­tro sogget­ti ed ogget­ti di varia natu­ra, più la torre degli Appi­ani e un bar­cone, il veliero ‘Sper­an­za’ del coman­dante Cignoni del 1853.
Il murales rac­con­ta anco­ra Fontanel­li — è sovras­ta­to da una figu­ra gigan­tesca di un mina­tore, ed è introdot­to da un’al­tra figu­ra sta­vol­ta mod­er­na, una sig­no­ra che spinge un car­rel­lo del­la spe­sa con la figlia facen­do un ‘self­ie’ ad un mon­do pas­sato e si con­clude con la sua ante­na­ta che esce da una lam­pa­da mag­i­ca, a sig­nifi­care un sog­no di una vita pas­sa­ta che non si può scor­dare”, “Ringrazio innanz­i­tut­to il pit­tore Mau­ro Fontanel­li ha det­to l’asses­sore alla cul­tura Mat­tia Guer­ri­ni — che ha real­iz­za­to un’­opera mastodon­ti­ca ed estrema­mente sig­ni­fica­ti­va per Rio e la sua gente.
Gra­zie anche a Conad Rio e al suo diret­tore Andrea Frat­ti, che ci ha dato in uso il muro uti­liz­za­to dal­l’artista, provve­den­do anche alla sua illu­mi­nazione not­tur­na.
Questo è solo il pri­mo pas­so del­la val­oriz­zazione e del­la riqual­i­fi­cazione di alcune aree urbane che ci siamo ripromes­si di fare tramite l’u­ti­liz­zo di opere di street art e di murales come questi, con una serie di inter­ven­ti che pro­gram­mer­e­mo
nei prossi­mi anni”
“Solo sei anni fa, nel 2018 — ha ricorda­to il sin­da­co di Rio Mar­co Corsi­ni — inizia­vano i lavori di riqual­i­fi­cazione di ques­ta zona del paese che han­no por­ta­to alla real­iz­zazione del nuo­vo super­me­r­ca­to con annes­so parcheg­gio, un inse­di­a­men­to com­mer­ciale che con­ferisce moder­nità ed effi­cien­za a Rio Mari­na.
Qual­cuno in paese era pre­oc­cu­pa­to che la memo­ria stor­i­ca che era sta­ta rap­p­re­sen­ta­ta fino ad allo­ra dalle vec­chie Officine San Jacopo, uno dei sim­boli del­la tradizione mineraria riese, si perdesse.
Questo murales oggi ci resti­tu­isce la memo­ria di un per­cor­so addirit­tura più ampio, dove sono rap­p­re­sen­tate non solo le miniere, ma anche la marine­r­ia e tutte le altre pecu­lia­ri­età storiche del ter­ri­to­rio.
Il paese in qualche modo è ampia­mente ris­arci­to sot­to questo pun­to di vista — ha con­clu­so il sin­da­co Corsi­ni intan­to, che da oggi chi entra a Rio Mari­na potrà leg­gere dis­tin­ta­mente nelle immag­i­ni di ques­ta opera d’arte la sto­ria di questo bor­go e del­la sua gente”

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