Purtroppo può capitare a tutti di sentirsi poco bene e di ricorrere al pronto soccorso (P.S.).
In quei momenti ci si aggrappa alla vita come non mai ed è lì che si notano molte cose di cui forse, non avendone avuto necessità o semplicemente per aver chiuso gli occhi e voltato la faccia, vengono a galla.
Leggiamo che anche lei Dr. De Santis ha avuto un problema che l’ha condotta al P.S. e ci rammarichiamo di questo, ma siamo anche sorpresi nel capire che solo adesso ha notato, oltre all’affollamento delle sale di attesa del P.S. la disponibilità, l’umanità e la professionalità del personale sanitario che lavora in quel servizio di emergenza, dove in pochi minuti si passa da una semplice medicazione a un intervento salvavita.
Avrà notato anche il carico di lavoro stressante e faticoso a cui sono sottoposti medici e paramendici, forse lì da due turni e più, per non lasciare nessuno in lunga attesa, una pratica pericolosa perché dopo tante ore di lavoro impegnativo e stressante si può perdere la lucidità ricordandosi che l’imprevisto e l’errore sono dietro l’angolo.
Signor vice Sindaco, non serve far venire qui il Presidente Giani a verificare il carico di lavoro degli addetti sanitari del P.S. perché sta alla politica locale presentarsi in Regione con dati sul carico di lavoro e con la lista del personale in organico che attualmente opera nel nostro ospedale in questo periodo di alta stagione turistica.
Chi più di lei può aver notato, sostando nel P.S., che il carico di lavoro di questo piccolo P.S. è pari a un grande ospedale di una città??
Dr. De Santis, sappiamo che ha avuto la fortuna di essere stato visitato e curato dall’unico medico fisso del P.S., di cui è anche il direttore, che fra qualche mese lascierà l’incarico e il servizio senza che nessuno abbia fatto nulla per dissuaderlo o per sostituirlo.
Abbiamo appurato da fonti non Elbane, che il suo trasferimento forse è dovuto all’eccessivo carico di lavoro e dalle condizioni che noi giudichiamo misere destinate a lui mentre al P.S. gravitano e sostano dottori itineranti a gettoni (ricchi bonus) che dopo pochi giorni e quindi senza mai rispondere alle domande del paziente visto e curato qualche giorno prima, spariscono nel nulla col borsello pieno e abbronzati dal sole caldo che l’Elba gli ha offerto.
Mentre era lì in cura, non ha pensato che prima della fine dell’anno quando finirà il progetto “Anch’io all’Elba” perché svuotato delle risorse messe a disposizione a lavorare qui non verrà più nessuno di questi 127+92 medici a gettoni (non vengono certo all’Elba per lavorare il doppio del consentito e guadagnare solo lo stipendio di un nostro medico stanziale e deve pagarsi anche l’affitto, il mangiare e il trasposto)?
Quali medici metterete a curare gli Elbani e quali medici metterete al P.S. visto che l’ultimo che riveste anche la carica di direttore è dimissionario ?
Dr. De Santis, la politica di una Amministrazione locale è programmazione per la quotidianità e la vita dei propri concittadini quindi le chiedo state programmando come riempire i vuoti che lasceranno i medici itineranti e quelli fissi che ci stanno lasciando inesorabilmente e nessuno fa nulla per fermarli?
Lo sa che un anestesista dei pochi rimasti ci sta lasciando per fare il medico di base senza che nessuno lo abbia convinto a continuare in ospedale?
Signor vice Sindaco lei non crede che sia stato un grosso errore a non assegnare un Assessorato alla sanità, al sociale e allo sport, visto le enormi difficoltà di cura che hanno gli Elbani e delle condizioni degli impianti??
Comitato Elba Salute.
Francesco Semeraro