«In questi giorni alcuni cittadini segnalano l’ennesima testimonianza storica nel nostro comune che sta scomparendo: la Fornace della Ballerina sulla baia di Nisporto. A questa però occorre aggiungere: la Pieve romanica di San Quirico e il Villaggio metallurgico (Pisano) di Monte Serra (ambedue a Grassera), il Mausoleo Tonietti, la Villa marittima romana di Capo Castello a Cavo e la Pieve romanica di San Bennato (tutti e tre a Cavo), l’acquedotto della Valle dei Mulini da Rio Castello alla Marina di Rio, la grotta di San Giuseppe al Piano di Rio, poi le testimonianze romane del Banchetto, la postazione militare della Caligna Armata e molte altre ancora di cui è ricca la terra di Rio. Tutti questi sorgono su terreni privati, ma c’è anche la Torre del Giove che è sulla proprietà demaniale. La quasi totalità di questi beni culturali ricadono nelle aree protette dell’Ente parco nazionale dell’arcipelago toscano. A questo punto chiediamo all’amministrazione comunale di Rio, sperando voglia ascoltare almeno questo nostro ennesimo suggerimento, di procedere a un censimento, con mappatura, delle testimonianze storico-archeologiche presenti nel comune pure per mezzo di segnalazioni di singoli cittadini conoscitori del territorio, della sua storia, delle sue tradizioni e testimonianze. Un lavoro da fare e in collaborazione con le associazioni locali. La schedatura dei beni culturali è il requisito indispensabile per trovare necessari finanziamenti pubblici e/o privati». Circolo Pd Rio Marina e Cavo