Signor Jacopo.
Innanzitutto si qualifichi con il suo vero nome e cognome ( anche se la conosco bene e so di lei quello che altri non devono sapere) come fanno le persone che non hanno nulla da nascondere e che hanno il coraggio di confrontarsi come fa il sottoscritto.
Lei fa ironia per la mia frase ” non entro nella parte clinica” ci credo, lo ha fatto molto bene la compagna del Signor Ivan e che lei nella sua sapienza medica non ha avuto il coraggio di contestare quando asserisce che dal sondino usciva sangue. Ma questo lei non può saperlo perché non era, come al solito, presente.
Poi per salvarsi va a copiare e manomettere un referto di un esame fatto da estranei.
È buffo leggerla ogni qualvolta che io, si io, tocco una sua nota stonata ecco che appare Jacopo il saccente. Jacopo, abbia il coraggio di confrontarsi con me all’Edicola Elbana dove Federico e Stix le offriranno il caffè, Non certo io sennò potrebbe trovare da ridire.
Signor Jacopo o Topo Gigio così potrà spiegarci come ha fatto a verificare che non era sangue visto che li a disposizione non c’era un gastroenterologo per effettuare una gastroscopia che poi altri hanno fatto.
Signor Jacopo, visto la voglia di far conoscere la sua preparazione clinica in merito, ci illumini anche sulla notte di Natale. Sarebbe opportuno.
Francesco Semeraro
Cell. 3474844341