È stato interessante l’incontro organizzato dal Lions Elba sul Servizio Sociale, aperto dal Presidente Dr. Fabio Chetoni che ha illustrato i punti cardini e determinanti per un buon servizio sociale sull’Isola in base alle esigenze della Comunità. Questo perché su un’Isola il Servizio Sociale deve essere il più possibile partecipativo e deve coinvolgere attivamente la politica, l’ASL, Regione e membri della Comunità nella progettazione e nella implementazione dei servizi e deve poter contare su una maggiore attenzione per gli anziani, per i non autosufficienti, per i minori, per la salute mentale, l’emarginazione e il disagio, che sono i più comuni, l’assistenza sanitaria mirata poiché siamo su un’Isola. A questi si devono aggiungere il supporto psicologico; i servizi di trasporto al bisogno accertato e non ultimo il servizio per la cura personale e una attenzione particolare alle situazioni di povertà.
Temi sottolineati anche dal Sindaco Zini nel suo intervento dove si è soffermato sul problema della “casa” che a Portoferraio è preoccupante. Molte altre persone del mondo del Sociale si sono succedute al microfono con argomenti interessanti sul servizio a cui si dedicano.
L’intervento che ha espresso più interesse per l’attenta platea è stato quello della Dr.ssa Anna Garfagnini responsabile del Servizio Sociale Elba ed è anche l’unica vera Assistente Sociale che da continuità, da sola, a questo importante servizio su un’Isola con persone sempre più anziane e bisognose di assistenza e vicinanza sociale.
Si spera che da questo convegno si prenda spunto per far nascere una maggiore sensibilità da parte di chi è preposto a rendere questo servizio sempre più funzionale ed efficace ai bisogni di chi non può fare a meno di un supporto sociale e anche sanitario.
Una delle iniziative di grande utilità e umanità sarebbe quella di garantire agli anziani ultra settantacinquenni, malati cronici, a persone con problemi motorie, non autosufficienti, e disabili, la garanzia viste le problematiche del mare, della distanza e del disagio di vivere su una piccola isola, di poter fare entro 40 gg dalla richiesta del medico di base la visita prescritta o l’esame diagnostico indicato per la patologia o per il controllo di un evento sanitario essenziale, senza dover attendere lunghi mesi che possono essere dannosi per la persona e per il sistema sanitario Regionale in quanto le lunghe liste di attesa possono essere motivo di accessi e ricoveri impropri.
Nei servizi sociali Elbani dovrebbero trovare spazio anche:
• Riabilitazione e fisioterapia, oggi un miraggio per molti e beneficio concesso a pochi.
• La riapertura nella sua sede originale dell’Ospedale di Comunità, con Hospice che stanno vergognosamente cancellando.
• Aprire la “Casa della Salute” dove l’Elbano può trovare le prime risposte cliniche senza dover andare ad intasare il Pronto Soccorso
• Destinare più posti alla RSA trasferendo nella loro struttura la rianimazione e fisioterapia.
• Programmare residenze agevolate fuori Elba per il famigliare che deve assistere il congiunto ricoverato in una struttura ospedaliera al di la del mare.
Comitato Elba Salute.
(Francesco Semeraro)