Caro Luigi,
Nelle due volte in cui ho scritto pubblicamente qualcosa per esprimere la mia idea riguardo al futuro amministrativo di Portoferraio, ho cercato di esporre con estrema chiarezza le mie idee e le mie intenzioni.
Mi meraviglio, quindi, di vedere assolutamente fraintesi e stravolti alcuni concetti che ho espresso proprio per rappresentare il mio approccio nei confronti dell’attività politica, che ho apertamente definito come “attività nobile e da rispettare”. Non ritengo accettabile che si interpretino le mie parole come una “avversione“ verso i partiti politici nazionali, né credo che le stesse possano portare — come tu affermi — ad una “una divisione tra il centrodestra ufficiale e la mia persona che
probabilmente porterà alla nascita di più liste”.
Ho semplicemente detto, e lo ripeto, che per me non è ancora il momento della politica e dei
candidati. Per me, che mi affaccio rispettosamente — non per criticare ma per apprendere — al mondo della pubblica amministrazione e ai suoi meccanismi, è il momento di ascoltare, di osservare e di capire determinate dinamiche.
Credo inoltre di averti espresso, nei nostri quasi quotidiani contatti delle ultime settimane, in maniera chiara e non interpretabile, quelle che sono le mie idee e il mio modo di avvicinarmi ad un mondo diverso da quello che ho vissuto fino ad oggi.
Non ho bisogno per fare questo di alcun mentore, ma di una squadra composta di persone illuminate e fidate che intendano condividere con me — sempre che ciò si realizzi – un percorso che possa portare alla crescita, allo sviluppo e alla valorizzazione della città di Portoferraio.
Io sono per formazione professionale e per caratteristiche umane un “manager” nel senso letterale
della parola, e cioè una persona che coordina l’attività di altre persone per ottenere una sinergia.
Una persona che unisce gli intenti e le persone, e quindi che non divide.
Nessuno vuole privarti dei tuoi meriti e delle tue prerogative di uomo politico. Se credi di poter
avere le caratteristiche per fare parte di una squadra di quel tipo, quando sarà il momento, se ne può parlare, come del resto abbiamo già fatto.
Se questo percorso sarà completato, verrà anche il momento della politica. Intesa come gli antichi
greci, cioè l’arte di governare e di vivere assieme.