Boia Daniè, so dieci anni che fisicamente te ne sei andato e come succede per i miti, mi ricordo ancora dov’ero il giorno che l’ho saputo. Eravamo a fà un raduno dell’Harley a Siena e ad un certo punto mi arrivò una telefonata, il gelo calò su di noi. Guardai Alessandrino e subito decidemmo di levà le tende e andaccene, uncera più una sega da festeggià, c’era solo da sta zitti e pensà a come ingiusto fosse il mondo. Pensampò dico una cosa che unnò mai detto, quando mi toccò sonà per il tuo funerale decisi che mi dovevo fà la barba a zero e così feci perchè volevo unnesse io quel giorno, volevo esse un altro e un volevo nemmeno esse lì. Oh, sai in quanti hanno provato a fammi fà la barba??? Una marea, nessuno c’era mai riuscito…solo te ci sei riuscito. Da quel giorno me la sò fatta ricresce e unnò più tagliata…quando mi dicono: ” ma quant’è che un ti tagli la barba?” Rispondo sempre: “purtroppo da un bel pò.” Oggi sò passato e c’erano i tuoi amici davanti a te che chiaccheravano, chi ritto, chi seduto in terra. Mi volevo fermà ma quello era il loro momento, il loro angolo, il loro modo di starti sempre vicino. Tanto lo sai che ogni volta che passo l’occhio lo butto sempre pè salutatti.
Ciao Daniè.…