Spippolando su Facebook abbiamo trovato questo post e ci siamo sentiti in dovere come Edicola Elbana di condividerlo con voi.
“Come ogni sera il mio ultimo saluto della giornata va a te mio caro babbo, ma oggi la cosa che mi rattrista moltissimo più degli altri giorni pensando a te è venirti a trovare in un luogo così squallido, deprimente e trascurato come se fosse una diacarica abusiva. Trovo inaccettabile vedere un ingresso di rispetto e di preghiera verso tutti quei cari a noi venuti a mancare come se questo fosse una normalità, un’impalcatura ormai sostenuta da oltre sei anni con quattro ganci su di una facciata anch’essa precaria.
Una “scritta” CIMITERO COMUNALE” ormai rimasta a tre lettere come se le altre fossero state colpite da missili.
Il degrado posso anche accettarlo ( anche se non è comunque giusto) nel vederlo lungo la strada osservando buche o segnaletiche poco sensate, ma l’unico posto dove poter andare a trovare i nostri cari con un certo spirito di speranza ti fa sin dal suo ingresso deprimere e capire che anche da defunti il rispetto è pari a zero. Chi ha il potere certamente più forte del mio a risolvere questo disagio è ringraziato anticipatamente dal sottoscritto.”
Gianluca Bucci
Effettivamente diciamocelo, fa cacà un entrata cosi…o damoli una sistemata, almeno pè li morti un pò di rispetto portamoglielo.…