I risultati politici sono frutto dell’azione dell’amministrazione che anche per l’esito della vicenda del porto deve ringraziare principalmente se stessa.
Il ritiro del progetto da parte del proponente è solo l’ultimo atto di un percorso che un più occasioni è stato oggetto di segnalazione fino a quella formale inoltrata all’ANAC nel mese di dicembre.
E ci sia permesso pensare che questa variabile sia stata determinante nella scelta di arrestare in qualche modo l’iter e con esso le verifiche in corso, al pari delle prescrizioni dell’Autorità di Sistema Portuale rea (così non sono sola) di aver esercitato le proprie competenze.
Del resto sotto il profilo della responsabilità dell’amministrazione — mi permetto di suggerire — meglio sarebbe stato un atto di annullamento in autotutela da parte degli stessi uffici.
Viene da pensare che un ruolo essenziale in questa vicenda abbia avuto anche il coraggio dei consiglieri – di minoranza e maggioranza — che nell’ultimo consiglio comunale hanno espresso la propria contrarietà al proseguimento di questa procedura.
Viene da pensare, inoltre, che il merito debba peraltro essere riconosciuto in particolare a questa minoranza che ha ostinatamente evidenziato problematiche puntualmente ignorate e spesso sbeffeggiate dagli scranni del Consiglio Comunale, come ancora testimoniano le relative registrazioni video, in alcuni casi come affermazioni gravi politicamente è giuridicamente.
Per quanto mi riguarda spiegherò alla magistratura di avere la certezza di non aver offeso nessuno così come altrettanta convinzione che l’interesse pubblico non può essere tutelato senza adeguato coraggio.
Paola Mancuso